Le caldaie a gas sono state al centro dell’attenzione di tutti già dal 2022 quando, a causa degli aumenti dei costi del carburante, le famiglie hanno cercato ogni alternativa per risparmiare.
Sono stati proprio gli avvenimenti dell’ultimo anno che hanno portato l’Europa ad incentivare ulteriormente le politiche che porteranno ad un’Unione più ecosostenibile e non più legata ai carburanti fossili.
Da tempo la Commissione Europea ha stilato dei obiettivi fondamentali da raggiungere per salvaguardare l’ambiente, tra i punti compare ad esempio il tanto discusso stop alla produzione delle auto alimentate a carburante di origine fossile, come la benzina, altamente inquinante.
Nel mirino dei divieti sono presenti le caldaie a gas che non potranno più essere prodotte o commercializzate oltre il 1° Settembre 2029. A differenza del provvedimento sulle auto però le nazioni sembrano tutte d’accordo con la Commissione, almeno fino ad oggi, il progetto infatti verrà discusso il 27 Aprile.
Il regolamento Ecodesign proposto pone dei limiti molto ferrei sull’inquinamento prodotto dalle caldaie del futuro, le quali dovranno avere un minimo di efficienza stagionale del 115%, indipendentemente che sia alimentata da carburanti fossili o da fonti di energia pulita e rinnovabile, come ad esempio quelle che sfruttano il potere della miscela di idrogeno al 20% o del biometano al 100%.
A partire dal 1° Settembre 2029 quindi le case, sia quelle di nuova costruzione che quelle in ristrutturazione, dovranno fare a meno di caldaie tradizionali e dovranno interfacciarsi esclusivamente con il mercato degli ibridi, decisamente più green ed efficienti, un esempio è rappresentato dalle soluzioni alternative come la caldaia a condensazione ed a pompa di calore.
Anche le caldaie elettriche saranno tra le poche scelte disponibili per le famiglie, le quali molto probabilmente dovranno adeguarsi velocemente alle nuove politiche europee, mettendo nuovamente mani al portafoglio che però risulta essere sempre più leggero, basti pensare che nel 2022 più di un milione di caldaie tradizionali sono state installate nelle case degli italiani anche grazie ai bonus ed alle agevolazioni che lo Stato ha indetto in vista degli interventi effettuati per l’efficientamento energetico.
Secondo le associazioni del settore tra cui, Prozigas, Assogasliquidi, Assotermica, Federcostruzioni, Anche e Applia Italia, una politica simile è sicuramente onorevole, soprattutto considerando l’alto livello di inquinamento prodotto da tali tecnologie, tuttavia un divieto così limitante produrrà: “ricadute sulla competitività dell’industria, sulla sostenibilità economica e sociale per le famiglie, sulla stabilità e sulla resilienza del sistema energetico”.