Al contrario di quanto si pensa erroneamente dietro alla realizzazione dei caffè distribuiti nei discount ci sono marchi piuttosto importanti. Ecco quali sono nello specifico
Fare la spesa al discount sta diventando sempre più un’abitudine tra gli italiani. I rincari, l’inflazione e la crisi generata dal covid hanno portato molte famiglie a preferire questo genere di supermercati.
Solitamente si tende a pensare che ciò che si acquista in questi esercizi commerciali sia di qualità inferiore rispetto ai prodotti che propongono le grandi catene. Ad onor del vero non è così. Anche questi possono vantare dei brand importanti alle spalle solo che c’è una pubblicità nettamente inferiore o inesistente, un packaging di livello inferiore oltre che un trasporto limitato a determinate aree.
Controllando la confezione si può risalire al nome dell’azienda che produce quel determinato alimento. L’esempio più calzante sotto questo punto di vista è quello del caffè. Gli italiani proprio non possono farne a meno e almeno su questo si predilige sempre la “presunta qualità”. Quindi nel momento in cui si vede il caffè di specifiche marche tra gli scaffali si tende ad andare avanti.
Nulla di più sbagliato. Dietro a quel caffè di “sottomarca” c’è sempre una catena importante. Basti pensare che il caffè del Conad è prodotto da Lavazza. Quindi qualità elevata ad un prezzo più basso. All’Eurospin invece c’è il caffè Don Jerez è prodotto dalla Pellini, che può vantare un ottimo caffè conosciuto e rinomato in tutto il mondo.
Su questa scia troviamo anche il caffè Esselunga realizzato dalla Kimbo, una garanzia in sotto questo punto di vista. Il caffè Rafael venduto da Todis è dell’azienda Delli Paoli, anch’essa di lunga tradizione. All’Aldi c’è invece il caffè quello di Carraro presente in tutta Italia addirittura dal 1927.
Andando nello specifico dei prezzi, il caffè del Conad costa 2 euro mentre il Lavazza richiede un esborso di circa 4 euro. Ancor più netto il divario tra il caffè Don Jerez e quello Pellini. Il primo ha un prezzo che si attesta sui 2 euro il secondo arriva anche a 6 euro. Una forbice nettissima a fronte di una qualità praticamente identica.
Insomma questo per dire che il caffè al discount si può acquistare tranquillamente senza il pericolo di mettere nel carrello un prodotto non buono. Alle volte però la chiave sta nell’informazione e nella capacità di saperle trasmettere. Anche così si può risparmiare sulla spesa.