Quanto vale davvero il tuo lavoro: calcola costi e servizi
Si tratta di un quesito che molti lavori professionisti si pongono quando ricevono un’offerta di lavoro. Scopriamo in che modo si può effettuare il calcolo del costo del proprio orario
Essere un libero professionista o freelance può essere decisamente positivo sotto molti punti di vista, mentre per altri non è poi così rassicurante. Infatti non potendo contare su un impiego fisso i guadagni possono variare e non corrispondere alle proprie aspettative.
Niente paura però. Esistono dei metodi che consentono di calcolare il costo della propria attività lavorativa. Andiamo a scoprirli insieme tenendo conto di tutti i fattori del caso.
Esempio di calcolo del costo orario di un professionista
In prima istanza è fondamentale essere bravi a trovare i giusti compromessi con cliente. Sicuramente va accontentato, ma al tempo stesso non ci si deve decurtare troppo il proprio compenso. Alla lunga così facendo si rischia di dover “chiudere”. Per questo, alle volte è meglio non considerare i prezzi di mercato o peggio ancora il precedente stipendio da dipendente.
Mai considerare i prezzi applicati ad inizio carriera quando la propria professionalità ed esperienza non erano ancora al livello attuale. Col passare del tempo il valore dei servizi che si offrono per forza di cose aumenta. Ciò non significa che il cliente non vada ascolta, anzi al contrario fin dal primo incontro è bene comprendere quali sono le sue esigenze così da capire qual è il carico di lavoro a cui si va in contro.
Il punto della questione infatti è proprio questo: a quanto devo vendere il mio tempo senza andarci a rimettere? Quindi bisogna mettere in conto la gestione amministrativa, l’acquisto di beni strumentali, il mantenere i rapporti con i clienti e il mantenersi aggiornati e competitivi frequentando corsi di aggiornamento volti ad acquisire nuove conoscenze.
Andando nel concreto per poter comprendere quanto chiedere ad un cliente per poter avere un compenso dignitoso e al tempo stesso in linea col mercato si deve partire con l’assegnarsi un salario potenziale. Trattasi di ciò che guadagneresti lavorando nel stesso campo con un ruolo simile. Poi si vanno a consultare gli annunci di lavoro per posizioni da dipendente che corrispondono al proprio profilo e si chiedono info a professionisti affini.
Una volta stabilita questa cifra si va a moltiplicarla per 1,44 che rappresenta una maggiorazione sul salario che spetta per compensare tutti i benefit da lavoratore dipendente di cui però non si può beneficiare, ovvero malattie, ferie pagate e contributi solo per citare alcuni esempi classici.