Esistono delle specie di meduse che possono causare addirittura la morte. Fortunatamente sono rare, ma è bene sapere quali sono in modo tale da evitarle
Gli animali pericolosi non sono solo i leoni, le tigri, gli orsi o comunque tutti i predatori di una certa portata. Anche alcune specie di dimensioni più piccole e per questo apparentemente innocenti possono recare grossi danni all’uomo portandolo addirittura al decesso.
Di primo impatto si pensa ai serpenti, ma in realtà in questa sede andremo ad analizzare un qualcosa di ancora più piccolo, ovvero le meduse. Chiunque frequenti il mare con una certa assiduità sarà stato vittima suo malgrado di una puntura di questo essere marino.
In linea di massima eccetto qualche raro caso che richiede anche qualche accertamento in ospedale, nella maggior parte delle circostanze si devono fare i conti “solo” con delle escoriazioni. Questa però è una fortuna di cui possiamo godere soprattutto nei nostri mari. In altre parti del mondo infatti il problema è ancor più tangibile. Degli esempi in tal senso sono l’Oceano Pacifico e quello Indiano.
Per quanto concerne le tipologie killer, la prima che balza alla mente è la medusa vespa di mare il cui nome scientifico è Chironex fleckeri. Un suo tocco di tentacoli può uccidere un adulto in meno di un minuto. Davvero spaventoso solo al pensiero.
Sulla stessa scia troviamo la Caravella portoghese. Ha una struttura gonfiabile molto particolare che le permette di galleggiare perennemente. La parte superiore è facilmente confondibile con un pezzo di plastica o un pesce morto. Il primato di letalità spetta alla Box jellyfish. Quasi invisibile a occhio nudo con una puntura può uccidere una persona di corporatura media in pochissimi secondi. Vive soprattutto sulle coste meridionali giapponesi, nel Pacifico e a Nord dell’Australia.
Da tenere bene a mente anche la Cyanea capillata con i suoi tentacoli che possono arrivare fino a 30 metri. La testa può misurare 3 metri di diametro. È la specie più grande finora conosciuta e chiaramente i suoi tentacoli possono essere mortiferi. Per fortuna vive nei mari artici ben distante dal Mediterraneo.
Tornando all’Italia il pericolo maggiore è rappresentato dalla medusa luminosa il cui nome tecnico è Pelagia noctiluca. Ha dei tentacoli lunghi e trasparenti che possono recare enorme dolore e lasciare escoriazioni e cicatrici di una certa entità. Quindi è bene fare sempre attenzione, seppur non ci sia il rischio di decesso è sempre meglio evitare per non andare in contro a seri problemi.