Il cibo che se mangiato troppo frequentemente ti scatena ansia e depressione
Una recente ricerca ha rivelato una correlazione tra alcuni disturbi mentali e il consumo di determinati alimenti non propriamente salutari
Lasciarsi andare al cibo fritto di tanto in tanto è un piacere che nessuno dovrebbe mai negarsi. Il sapore che lascia al palato dà sempre un’enorme gioia. Guai però ad abusarne. In primis per il proprio corpo visto che sono comunque pesanti e ricchi di grassi e calorie. Ma anche per la mente si tratta di qualcosa di deleterio nel lungo periodo.
A tal proposito infatti è stato effettuato uno studio dall’Università di Zhejiang in Cina e pubblicato poi sulla rivista Pnas che ha coinvolto oltre 140mila individui. Ecco cosa è stato appurato nel dettaglio.
Perché i cibi fritti favoriscono l’ansia e la depressione
Non si tratta di un lavoro inedito nei paesi orientali visto che già in passato erano state analizzate le relazioni tra le diete occidentali e la salute mentale senza però arrivare a conclusioni certe. In questo caso i risultati hanno dato un quadro più preciso della situazione. Uno degli autori ha rivelato che sul totale della popolazione esaminata il rischio di ansia e depressione dovuto all’abuso di fritti (in particolar modo delle patatine) è del 7%.
A rischiare di più sono i soggetti di sesso maschile e le persone giovani. Il motivo è piuttosto semplice. Infatti nei fritti è presente una gran quantità di acrilammide, un sottoprodotto del processo di fritture che secondo i ricercatori induce a disturbi del metabolismo dei grassi nel cervello e a neuroinfiammazione.
Nello specifico l’esposizione costante alla sostanza sopracitata altera il metabolismo degli sfingolipidi e dei fosfolipidi, che hanno un ruolo determinante nello sviluppo di sintomi ansiosi e depressivi. L’acrilammide inoltre promuove lo stress ossidativo che porta alla formazione dei radicali liberi, i quali sono concausa della maturazione di disturbi come ansia e depressione. A tutto ciò va aggiunta anche la neuroinfiammazione cerebrale.
Un quadro che nel complesso fornisce un’evidenza importante di quale sia il meccanismo dell’ansia e della depressione innescato dall’acrilammide. Per questo centellinare il consumo di cibi fritti è importante anche per la propria salute mentale e non solo per quella fisica. Ciò non significa che bisogna debellarli del tutto. Anzi, quando c’è l’occasione è bene lasciarsi andare, anche perché un fattore molte importante di qualsiasi regime alimentare è la quantità. Senza esagerare infatti si può mangiare un po’ di tutto. Un piccolo compromesso che può aiutare ad essere coscienziosi senza sfociare in stucchevoli auto-proibizionismi.