Allarme Agenzia del farmaco: non consumate questo medicinale per lo stomaco
I medicinali sono uno di quei prodotti di cui le persone si fidano ciecamente, sia perché il loro obiettivo è proprio quello di curare i sintomi, sia perché sono gestiti esclusivamente da professionisti del campo medico.
Può capitare però che alcuni medicinali vengano ritirati dal mercato per delle complicanze o dei valori che non rientrano nei limiti previsti per legge, in questo caso l’AIFA ha richiamato un prodotto molto noto ed usato da tantissime persone.
L’elenco dei prodotti soggetti a ritiro è presente sul sito del Ministero della Salute e può essere visionato gratuitamente da tutti, senza alcuna registrazione, tuttavia sono poche le persone che periodicamente controllano il portale ufficiale, rischiando costantemente di assumere farmaci o di ingerire alimenti che invece dovrebbero essere rispediti al produttore o direttamente gettati nella spazzatura.
L’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, è un’Autorità nazionale che si occupa quotidianamente di controllare e supervisionare i medicinali introdotti nel mercato italiano, salvaguardando la salute dei cittadini che inconsapevoli potrebbero incorrere in un prodotto dannoso per la salute.
Il medicinale che è stato oggetto di richiamo è molto famoso, si tratta infatti dell’Imodium, uno dei farmaci più utilizzati quando si riscontrano problemi intestinali e che può essere acquistato anche senza ricetta medica direttamente in farmacia in quanto è un comune farmaco da banco.
A quale lotto bisogna fare attenzione
Il lotto di produzione che dovrà essere ritirato è segnato sulla confezione, il numero comunicato dall’AIFA è il lotto 2JV1431 con scadenza al 9/2025 – AIC 048426011. Nel caso in cui si abbia già in casa una o più confezioni di Imodium di questi lotti è consigliabile riportare il medicinale direttamente in farmacia e non assumerlo assolutamente.
Imodium è prodotta dalla Johnson & Johnson ed il motivo del ritiro riguarda una “problematica di natura regolatoria relativa alla shelf life”, in sostanza è stata riscontrata una incongruenza con la data di scadenza che potrebbe portare le persone ad acquistare prodotti già scaduti, diventando quindi più a rischio di effetti avversi o intossicazioni.
Se sono già state assunte alcune compresse e si abbia paura degli effetti collaterali sarà sufficiente contattare il proprio medico curante che procederà alla verifica sia dei sintomi che dell’integrità del lotto usato per la cura. Rimane comunque importante ricordare che i medicinali, anche se disponibili senza ricetta, dovrebbero essere presi sempre sotto consiglio del proprio medico.