Conto corrente: cosa fare se decidi di chiuderlo, anche cointestato
Nonostante il conto corrente sia uno strumento molto utile per la vita di tutti i giorni esistono diversi motivi che potrebbero portare il proprietario ad optare per la sua chiusura.
I servizi offerti insieme all’apertura del conto corrente vengono utilizzati quasi costantemente, tuttavia c’è chi opta per cambiare il proprio istituto di credito o chi ha bisogno di chiudere un conto cointestato, ecco le istruzioni in cui viene spiegato come poter richiedere la chiusura del conto o il suo trasferimento.
Prima di conoscere le modalità con cui è possibile chiudere un conto corrente è bene capire chi possa procedere con la domanda. In Italia le uniche persone autorizzate a decidere del conto sono gli intestatari ed i rappresentanti legali che si trovano nella posizione di poter decidere per chi non ha le capacità adatte alla presa di decisione.
Per presentare domanda si possono seguire 3 modalità distinte:
- tramite una richiesta scritta consegnata direttamente con la banca in cui si ha il conto o presso quella scelta per il trasferimento
- tramite l’invio di una richiesta per posta, non necessariamente raccomandata
- tramite consegna della richiesta presso la banca in cui si possiede già un altro conto
Quando si decide di chiudere il proprio conto è importante ricordare che le carte collegate al conto, le chiavi o tessere magnetiche delle cassette di sicurezza e gli assegni non utilizzati dovranno necessariamente essere riconsegnati alla filiale.
Come chiudere un conto in banca
Una volta consegnata la richiesta di chiusura del proprio conto corrente bisognerà aspettare 3 o 12 giorni lavorativi, questa differenza è dovuta alla presenza o meno di servizi legati al conto, come ad esempio mutui, stipendi accreditati, pensioni, telepass, ricariche telefoniche o abbonamenti di beni e servizi.
Tra le informazioni da fornire alla banca infatti risultano essere importanti le istruzioni di chiusura o trasferimento dei servizi collegati, fornendo eventualmente anche i recapiti così da poter essere reperibili per comunicazioni o avvisi. Nel caso in cui si scelga il trasferimento in un’altra banca non bisognerà preoccuparsi di nulla, saranno gli istituti infatti ad occuparsi del saldo e dei servizi accessori.
La chiusura di un conto cointestato è invece leggermente diversa, e dipende soprattutto dalla necessità di avere le firme congiunte o disgiunte. Se il conto è cointestato a firme disgiunte potrà essere chiuso anche solamente da uno degli intestatari, qualora invece il conto sia intestato a firme congiunte saranno necessarie le firme di tutti i cointestatari.