Quali malattie e infermità derivanti dal lavoro consentono di ottenere un indennizzo
Qualora ci sia un nesso tra malattia o infermità e lo svolgimento dell’attività lavorativa si può richiedere un sussidio economico previsto dalla legge. Scopriamo di più in merito
Le malattie o gli infortuni dovuti al lavoro possono essere indennizzati. Ciò però riguarda i dipendenti della Pubblica Amministrazione che nel caso riescano a dimostrare la correlazione tra condizione invalidante e attività lavorativa possono ottenere un beneficio di natura economica.
Si chiama “causa di servizio” e secondo la giurisprudenza rientrano in questa casistica tutte le lesioni che determinano un’invalidità temporanea o permanente dovute al lavoro pubblico. Andiamo a scoprire qual è l’iter da seguire.
Causa di servizio: cos’è e quali vantaggi consente di ottenere
Una volta effettuata la richiesta dovrà essere stabilità la gravità del danno subito attraverso degli accertamenti medici. Non tutte le malattie costituiscono causa di servizio, esiste un’apposita tabella consultabili sui portali di previdenza sociale in cui si possono verificare quali sono ricomprese e quali no.
In alcuni casi la causa di servizio viene disposta d’ufficio dalla Pubblica Amministrazione, ma nella maggior parte delle circostanze è il diretto interessato che deve presentare la domanda all’Ente lavorativo. Quest’ultimo deve poi mandare la certificazione alla Commissione medica territoriale.
Nella richiesta devono essere necessariamente inserite:
- tipologia di infermità,
- causa delle lesione,
- documentazione necessaria per accertare la veridicità di quanto dichiarato (ad esempio verbali, perizie o testimonianze).
La pratica deve essere espletata entro 6 mesi dal momento in cui si sono verificati i fatti o è stata scoperta la malattia. Qualora non si rispettino queste tempistiche si perde il diritto all’indennizzo per il danno subito. Se al termine di ciò l’esito è negativo, il soggetto richiedente può impugnare la decisione per cercare di far valere il proprio diritto.
Per quanto concerne i benefici nello specifico, i lavoratori pubblici scolastici e sanitari hanno diritto a mantenere il posto di lavoro e la retribuzione al 100% per 36 mesi. Se a ciò si aggiunge il riconoscimento dell’invalidità è possibile un aumento del salario del’1,25% o del 2,5%.
Secondo la legge è previsto anche un indennizzo per danno biologico versato una tantum in base alla gravità della malattia. Questa casistica prevede oltre la domanda di causa di servizio anche quella per il sussidio economico. Per l’inabilità permanente la normativa contempla il riconoscimento di una pensione agevolata, da non confondere con la pensione di invalidità. La pensione agevolata infatti può essere corrisposta solo ed esclusivamente se la malattia è direttamente collegata alle mansioni lavorative svolte.