Furto carte di credito, ora vengono clonate anche così: attenzione al pos
Negli ultimi anni le truffe ed i furti di carte di credito, bancomat e carte prepagate sono aumentate a dismisura. A Roma è stata scoperta una nuova tecnica usata dai ladri, ecco quale.
Anche se la maggior parte delle truffe avvengono online, tramite phishing o attacchi hacker, esistono ancora i criminali che preferiscono “la tradizione”, clonando le carte fisiche di ignari turisti che si sono visti sottrarre migliaia di euro.
Le indagini svolte a Roma dalle Forze di Polizia sono cominciate già dal 2015 quando alcuni turisti avevano denunciato alcune transazioni effettuate da terze persone. Tali pratiche sono andate avanti per anni ed hanno coinvolto circa 20 persone di origine romena ed italiana che, attraverso alcuni accordi, sono riusciti a rubare un totale di 300mila euro.
Le vittime principali di questa truffa sono i turisti che, nel tentativo di pagare i propri conti in bar, ristoranti e pub consegnavano la carta di credito ad un cameriere o un gestore in accordo con i ladri, il quale oltre a pagare l’importo speso si preoccupavano di clonare la carta tramite lo skimmer.
Questo dispositivo è capace di memorizzare le informazioni della carta da una semplice strisciata e proprio per la sua semplicità d’utilizzo ed il suo aspetto innocuo viene usato sempre più spesso sia nei locali che negli sportelli bancomat o nei distributori self-service di carburante.
Furti di carte di credito a Roma: le indagini
Gli importi rubati dai turisti hanno raggiunto i 300mila euro e sono stati divisi in spese più piccole che potevano comprendere abiti, accessori, dispositivi tecnologici, generi alimentari ed anche investimenti nei locali in cui erano presenti i collaboratori. A capo dell’operazione criminale sono stati individuati due romeni di 34 e 58 anni, Mihai Cristian Gavrus e Cristian Yon.
Il motivo per il quale le indagini si sono concluse dopo così tanto tempo consiste nel fatto che le spese con le carte di credito clonate venivano effettuate qualche giorno dopo il furto, il gruppo infatti attendeva che i turisti cambiassero paese rendendo ancora più difficile denunciare ciò che era accaduto.
Attualmente 20 persone sono state rinviate a giudizio da parte della procura della Repubblica di Roma in quanto accusate di associazione a delinquere, truffa, furto aggravato, ricettazione ed altri reati minori. Evitare questo tipo di truffe non è assolutamente semplice, specialmente se si è in territorio straniero e non si conoscono pienamente i rischi associati all’uso delle carte di credito.