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Letargo primaverile: di cosa si tratta e quali sono i metodi migliori per eliminarlo

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La primavera lascia spesso quello senso di stanchezza reiterato e un’eccesiva irritabilità ingiustificata. Andiamo a scoprire quali sono i sintomi del letargo primaverile e in che modo possiamo eliminarli

La primavera ha da sempre un fascino unico capace di contagiare le persone. Le lunghe giornate, i primi caldi e quell’aria frizzantina mettono il buon umore dopo la buia e gelida fase invernale. C’è però un fattore importante con cui bisogna fare i conti, ovvero la sindrome del letargo primaverile.

In questa terminologia vengono accorpate diverse sensazioni che si combinano in questa fase dell’anno, tra cui si possono annoverare stanchezza, spossatezza, deconcentrazione e anche un po’ di gratuita irritabilità. Andiamo a scoprire perché accade ciò e soprattutto cosa bisogna fare per poter ripristinare una certa normalità.

Quali contromisure prendere per “combattere” il letargo primaverile

La prima regola da seguire è concedersi più tempo all’aria aperta. L’ideale sarebbe una bella oretta di camminata in un parco o comunque in un posto in cui la natura regni incontrastata. Un’attività che fa bene al corpo e alla mente, che dà carica come altre poche cose. Così facendo ci si abitua nuovamente all’aumento delle ore di luce, che di primo impatto possono essere piuttosto destabilizzanti. Ma cosa ancora più importante si mette in moto il proprio corpo e si scaccia questo senso di stanchezza e di letargia.

Un altro importante aiuto può essere dato dall’alimentazione. Fissare gli orari dei pasti, evitare troppi prodotti non propriamente sani ed introdurre ingredienti leggeri ed equilibrati può essere un vero e proprio toccasana per il proprio benessere psicofisico. Andando nel dettaglio, i cibi utili sotto questo punto di vista sono principalmente il pollo (contiene proteine, ferro e vitamine) e la frutta e la verdura di stagione. Spazio anche ai carboidrati integrali come pasta, riso e farro. Da evitare bibite e alimenti con un alto tasso di zuccheri.

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Per quanto concerne l’idratazione, l’acqua è come al solito fondamentale. L’importante è farlo con costanza senza aspettare il momento in cui si “muore di sete”. Bere un paio di sorsi ogni ora è il compromesso ideale per garantire il giusto apporto idrico al corpo e alla mente. I liquidi si possono assumere anche sotto forma di tisane e tè. Inoltre aiutano a stimolare il sistema nervoso e quindi ad allontanare i malesseri tipici della sindrome del letargo primaverile. Al contempo non bisogna esagerare altrimenti si può andare in contro al problema opposto, ovvero non riuscire a dormire bene e di conseguenza a non rilassarsi.