Non ci crederete ma c’è un posto in Asia che ti paga una parte delle spese di viaggio
Chiunque abbia intenzione di recarsi in una località piuttosto rinomata dell’Asia si vedrà corrispondere una cifra a titolo di incentivo alla vacanza. Ecco dove si trova
Viaggiare verso mete lontane alle volte può sembrare un’autentica chimera, ma in realtà è più semplice di ciò che si crede. Basta scrutare un po’ meglio tra i meandri del globo per trovare l’opportunità più adatta alle proprie esigenze. Ad esempio se siete appassionati dell’Asia in questa fase esiste una possibilità da prendere al volo.
Si tratta dell’isola di Taiwan, piccola nazione insulare che si trova a circa 180 km dalla Cina. Un misto tra grandi grattacieli, industrie (è sede di TSMC, il più grande chipmaker al mondo) e spiagge incontaminate bagnate dalle acque dell’Oceano Pacifico. In questa fase il governo locale ha deciso di concedere un indennizzo a chiunque decisa di fare tappa sull’isola.
Perché Taiwan “paga” i turisti che si recano sull’isola
Il contributo ammonta ad un equivalente di 165 euro a persona e viene erogato per incentivare nuovamente il turismo dopo la fase critica attraversata per via del Covid. L’annuncio è stato direttamente dal premier di Taiwan Chen Chien-jen, che ha però specificato che l’offerta è destinata ai primi 500.000 turisti che si recheranno a Taipei e dintorni dal 2023 al 2025.
Per i gruppi di visitatori e le famiglie sono invece stati stanziati fino ad un massimo di 660 euro. Il tutto è finalizzato ad incrementare nuovamente il movimento turistico. Per il 2023 l’obiettivo è arrivare a 6 milioni di turisti, mentre per il 2025 le autorità locali vorrebbero scavalcare il muro dei 10 milioni. Un passo importante considerando che la popolazione isolana arriva a quasi 24 milioni.
Non solo turismo però. Alla base di questa decisione c’è anche una ragione politica. Infatti con le minacce sempre più incombenti dalla Cina, un flusso costante di turisti dall’estero potrebbero essere “strategici”. In questo modo un’eventuale invasione dell’isola diventerebbe un grosso problema geopolitico internazionale. D’altronde tutto il mondo guarderebbe con una certa attenzione la situazione di Taiwan assediata con tanto di presenza massiccia straniera sul territorio.
I governi degli altri paesi cercherebbero in qualche modo di tutelare i propri cittadini che si ritroverebbero coinvolti in una guerra di non poco conto. Dunque, non resta che provare a prenotare e a vedere se si rientra tra i “fortunati”. Magari può essere un’idea in vista dei caldi mesi estivi per rilassarsi a debita distanza dal turismo di massa che solitamente fa capolino in Europa in quella fase dell’anno.