Sigarette elettroniche e tradizionali, quali sono le peggiori? Scopri il parere dei medici
Le sigarette elettroniche sono diventate nel tempo una sorta di sostituto di quelle tradizionali, usate soprattutto da chi ha intenzione di smettere di fumare.
La differenza tra sigaretta e svapo potrebbe sembrare davvero evidente, ma gli esperti ci tengono a fare qualche precisazione, così da salvaguardare la salute delle persone in difficoltà.
Il tabagismo, ovvero la dipendenza dai prodotti a base di tabacco, porta al decesso di oltre 8 milioni di persone ogni anno in tutto il mondo dato che alla malattia vengono attribuite almeno 27 malattie gravi e meno gravi, che possono partire da broncopneumopatie croniche ostruttive per arrivare alla formazione di cancro negli organi dell’apparato respiratorio.
Solo in Italia ogni anno muoiono più di 93mila persone proprio per complicazioni derivate dal fumo e più precisamente dalla presenza di sostanze tossiche che vengono bruciate assieme al tabacco nelle sigarette classiche, come il catrame. Le sigarette elettroniche, al contrario, non producono la maggior parte delle sostanze dato che ciò che viene inalato è il solo tabacco riscaldato.
Secondo il parere dell’AIRC è innegabile che le sigarette elettroniche provochino danni più lievi rispetto alle sigarette tradizionali, perciò il fatto che vengano utilizzate per cercare di smette di fumare è piuttosto comprensibile, ad ogni modo è importante ricordare che anche anche se basso, il rischio è sempre presente.
Le sigarette elettroniche sono prive di rischi?
Come sottolineato dall’AIRC: “il riscaldamento del glicole propilenico e della glicerina può produrre formaldeide e acetaldeide, che, a dosi più elevate di quelle assunte con la singola e-cig, sono considerati cancerogeni certi inseriti nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene”. Tale condizione è presente anche nelle sigarette che scaldano il tabacco, senza contare che la presenza del tabacco contribuisce alla dipendenza, impedendo alle persone di distaccarsi completamente dal vizio del fumo.
Per smettere di fumare quindi le sigarette elettroniche sono totalmente inutili, soprattutto se si decide comunque di utilizzare il tabacco. Ciò che cambia (fortunatamente) in meglio è la diminuzione dei rischi legati alla propria salute, tuttavia anche gli esperti sono chiari nel dire che tutt’oggi non esistono studi sufficienti per certificare che l’entità dei danni sia minore, perciò è sempre consigliabile rivolgersi a figure esperte per riuscire ad avere un supporto e guarire dal tabagismo.
Smettere di fumare apporta innumerevoli vantaggi all’organismo, oltre alla drastica riduzione del rischio di cancro ai polmoni ed ictus infatti si potranno ottenere un miglioramento del gusto e dell’olfatto, meno ingiallimento di denti ed unghie e soprattutto più fiato durante le attività fisiche e lavorative.