Si tratta di un incrocio piuttosto trafficato, ma proprio per questo affascinante. Vediamo dove si trova e a cosa deve la sua grandissima fama
Anche un incrocio cittadino può avere uno fascino. In apparenza sembra difficile trovarlo anche perché siamo costantemente abituati a vedere dell’asfalto con su delle strisce pedonali e degli stop. Probabilmente però nei nostri grandi centri non siamo così avvezzi a vedere tutte le auto che si fermano simultaneamente per far passare i pedoni.
A Tokyo invece è proprio così o meglio in uno specifico angolo della città diventato ormai un luogo di importanza culturale. Sembra grottesco ma invece è così. Andiamo a scoprire tutti i particolari del caso.
Si tratta dell’incrocio di Shibuya che si presenta tra i più trafficati al mondo visto che le strade che si vanno ad intersecare sono addirittura sette. In determinati frangenti c’è il segnale di divieto di transito contemporaneo per tutti gli automobilisti e ciò chiaramente favorisce i pedoni che possono finalmente attraversare.
I semafori rossi danno via ad una lunga carovana umana con la gente che cerca di arrivare dall’altra parte confusa tra la folla. Quando scatta il verde per i pedoni (che dura circa 2 minuti), sono in media 3.000 le persone che attraversano la strada. Andando ancora più nello specifico secondo un sondaggio del 2014 i passanti che utilizzano l’incrocio sono circa 260mila mentre nel fine settimana si arriva quasi a 400mila che possono arrivare a 500mila nei giorni di grande affluenza.
L’incrocio fu costruito nel 1885 quando fu istituita anche la stazione di Shibuya dove oggi passano diverse linee della metropolitana. Il luogo è apparso anche in diversi film e opere d’arte e la piazza costellata di grandi display pubblicitari è anche un luogo popolare per i fotografi.
Per godere di una visuale ottimale del tratto di strada è opportuno andare al piano superiore di uno degli edifici vicini dal quale si può ammirare anche la statua di dedicata al fedele cane Hachiko. Secondo la leggenda metropolitana aspettava il suo compagno umano (il professor Ueno) ogni sera al ritorno dal lavoro alla stazione di Shibuya e continuò a farlo per diverso tempo anche quando il signore venne a mancare a causa di un infarto. La statua fu eretta in suo onore nell’aprile del 1934 ed una tappa fissa per i turisti che hanno la fortuna di poter visitare la radiosa capitale nipponica.