Un autotrasportatore diventa milionario grazie ad un Gratta e Vinci fortunato, ma viene rapinato. Un sogno trasformatosi in poco tempo un vero e proprio incubo.
Sono milioni gli italiani che acquistano un tagliandino da grattare sperando di dare una svolta alla propria vita, ma quando accade non sempre tutto va come sperato. Proprio come è successo ad un autotrasportatore di Nichelino che il 2 agosto 2021 ha “beccato” un Gratta e Vinci da ben 5 milioni di euro. Una vittoria che, però, il trentatreenne di origini Moldave considera una vera e propria sciagura.
Questo perché, nel maggio dello scorso anno, l’uomo ha subito una rapina nella casa in cui viveva con la sua compagna a Torre Pellice. Quattro uomini incappucciati ed armati di pistola hanno fatto irruzione nell’abitazione durante la notte intimando l’uomo di consegnare loro gli orologi. Una richiesta bizzarra, considerato che l’autotrasportatore non ne era in possesso. Ecco quanto spiega in una recente intervista al Corriere della sera “Quando mi hanno chiesto degli orologi ho pensato che avessero sbagliato persona. Il precedente proprietario era un collezionista”.
Stando al racconto della vittima, i rapinatori avrebbero prima schiaffeggiato e poi puntato una pistola alla testa dell’uomo minacciandolo di consegnare tutto ciò che aveva di valore. Circa 23 mila euro in contanti, diversi preziosi e gioielli, più 8 chili di lingotti d’oro, per un totale complessivo di 570 mila euro, è quanto i rapinatori hanno sottratto al vincitore del Gratta e Vinci. I delinquenti, una volta in possesso del ricco bottino, lo avrebbero rinchiuso nel locale dove si trova la caldaia, insieme alla compagna. Dopo di che, hanno cercato una via di fuga verso Torino.
“C’è stato un momento in cui ho maledetto quella vincita, che mi stava portando solo guai. Adesso spero che l’incubo sia finito” ha commentato l’uomo nel corso dell’intervista.
Dopo un anno di indagini i malviventi sono stati individuati e consegnati alla giustizia, ma l’autotrasportatore porta ancora i segni di quei terribili momenti vissuti nella sua casa in via Saluzzo a Torre Pellice.
“I carabinieri di Pinerolo e Torre Pellice hanno fatto un lavoro eccezionale, se verrà recuperata dell’altra refurtiva ne destinerò una parte per un ‘riconoscimento’ all’Arma” ha spiegato il vincitore del Gratta e Vinci.
Poi evidenziando come questo malaugurato evento lo abbia scosso, ha affermato “Ora la mia casa è un bunker, ma quando ti capita una vincita del genere vivi in uno stato di perenne euforia e commetti errori che oggi non rifarei…”