Ecco una guida completa di ciò che bisogna fare quando si decide di mettere in affitto un appartamento. Con pochi semplici trucchi si possono evitare problemi futuri
Quando si possiede una seconda casa di proprietà spesso e volentieri si tende a metterla in affitto. La possibilità di avere un reddito da questo immobile può infatti essere un’entrata molto importante che può aiutare a dar sfogo ai propri progetti. Inoltre consente di poter ammortizzare le spese previste.
L’altra faccia della medaglia è invece relativa alle noie e ai rischi connessi dall’affittare casa ad un estraneo. Infatti non sono rari i casi in cui l’affittuario non paga regolarmente i canoni d’affitto o magari non ne ha abbastanza cura. Per questo è importante cautelarsi per far sì che questa esperienza sia serena e remunerativa.
La prima cosa da fare è conoscere bene la persona che ha intenzione di prendere in affitto la tua casa. Oltre a cercare di inquadrarlo da un punto di vista caratteriale è importante capire quali sono le sue prospettive di permanenza, se è affidabile per quanto riguarda i pagamenti e se ha referenze positive da parte del vecchio proprietario di casa.
Istituire delle polizze a garanzia dei rischi contrattuali (mancato pagamento del canone o eventuali danni) e richiedere un deposito cauzionale che equivale a 2-3 mensilità (da restituire alla scadenza del contratto qualora fili tutto liscio) sono due tutele che mettono al sicuro il locatore.
Successivamente è necessario scegliere la tipologia contrattuale più adatta alle proprie esigenze. Le forme che vanno per la maggiore sono il transitorio che dura 18 mesi, il 4+4 detto anche a canone libero e il 3+2 denominato anche locazione a canone concordato. Per essere ancora più sicuri si può sottoscrivere un verbale di consegna in cui vengono elencati i beni di cui è dotata la casa e le condizioni dell’immobile alla sottoscrizione del contratto.
Per quanto concerne il termine di disdetta da parte del conduttore, solitamente è di 6 mesi, ma si può concordare anche un termine inferiore. Andare al di sotto dei 3 mesi invece può essere rischioso e non consentire di avere il giusto tempo per trovare un nuovo inquilino. Naturalmente anche chi prende la casa in affitta ha i suoi diritti e il proprietario è tenuto a rispettarli anche per evitare malintesi che potrebbero deteriore il rapporto tra le parti. A prescindere da ciò quando si fanno questo genere di trattative è sempre meglio che ci sia una figura esperta a fare da mediatore, come ad esempio un agente immobiliare.