La farina di grillo in arrivo sulle tavole degli italiani, ecco in che marche di pasta la puoi trovare
La farina di grillo è sempre più vicina alle tavole degli italiani. Sembra sia ormai presente in diverse marche di pasta. Ecco quali.
Di recente, l’Unione Europea ha approvato la commercializzazione di prodotti a base di farina di grillo e come sempre le polemiche e le indiscrezioni non mancano. Questo, principalmente, perché nel nostro Paese non è abituale nutrirsi di insetti, come invece avviene nelle popolazioni asiatiche.
Tuttavia, la farina di grillo è un prodotto di alta qualità, che rappresenta anche un’ottima fonte di proteine alternativa alla carne o al pesce. Inoltre, è ricca di fibre, vitamina B12, sodio, fosforo, ferro e calcio. Infatti, costa tra i 75 e gli 80 euro al chilogrammo. Secondo chi l’ha provata, al gusto la farina di grillo sa di mandorle e nocciole.
A questo punto ci si chiede, dopo il via libera dell’Unione Europea all’utilizzo per fini alimentari, le aziende italiane la utilizzeranno? Beh, pare proprio di sì. Anzi, a dire il vero, possiamo trovarla già in alcuni marchi di pasta. Vediamo quali.
Farina di Grillo: ecco in che marche di pasta la puoi trovare
Come abbiamo visto, la farina di grillo è decisamente costosa, infatti, il suo costo va dai 75 agli 80 euro al kg. Pertanto, è sicuramente meno diffusa di quanto si possa pensare o si vocifera. Insomma, non ce la ritroveremo in qualsiasi elemento, e comunque, in caso di utilizzo, le aziende sono obbligate ad indicarne la presenza tra gli ingredienti, proprio come previsto dal decreto legge 109 del 1992 e dalla norma europea 1169 pubblicata nel 2011.
Ad oggi, in Italia, ci sarebbe una sola azienda interessata all’utilizzo di farina di grillo: la Italian Cricket Farm, con sede nella provincia di Torino. Ma quanto è sicuro mangiare alimenti a base di insetti? Possiamo mettere a rischio la nostra salute? Ecco quanto ha spiegato in una recente intervista il direttore del Dipartimento di Sanità Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità e consulente per la sicurezza alimentare dell’Unione Nazionale Consumatori, il professor Agostino Macrì:
“La farina di grilli, che si ottiene macinando proprio le larve dei grilli…si ottiene con una tecnica di allevamento e produzione molto precisa, non dobbiamo pensare che si utilizzino i grilli selvatici, e il controllo è garantito”. Poi ha aggiunto: “… La farina prodotta a partire dai grilli è fatta seguendo sempre le medesime procedure e dal punto di vista sanitario è ineccepibile…”. L’unico problema conclude Macrì, potrebbe essere l’eventuale presenza di intolleranze o allergie soggettive o l’uso prolungato e frequente.