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Viaggi di Pasqua: partenze in calo, ma in Italia spopola un nuovo trend

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Molte persone preferiscono partire dopo le festività pasquali o direttamente in estate. Altri ancora hanno optato per l’estero, mentre chi ha deciso di rimanere nel Bel Paese ha in mente degli itinerari piuttosto interessanti

La Pasqua solitamente apre la stagione dei grandi esodi di massa. A quanto pare quest’anno non sarà propriamente così. Stando alle rilevazioni di Fto (Federazione Turismo Organizzato) molte persone hanno deciso di optare per i ponti di fine aprile o addirittura alla prossima estate.

Inoltre molti consumatori hanno deciso si spostarsi o poco prima o poco dopo le festività pasquali. Il motivo è piuttosto semplice ed è prettamente economico. Infatti le offerte sono di gran lunga più vantaggiose come è logico che sia. A prescindere da ciò scopriamo quali sono le scelte più comuni di coloro che invece hanno deciso di approfittare della nota festa religiosa per godersi una vacanza.

Viaggi di Pasqua: qual è la “nuova moda” di chi decide di viaggiare in Italia

Per quanto concerne il turismo organizzato vanno per la maggiore i viaggi all’estero. D’altronde con l’apertura delle frontiere si può tranquillamente tornare ad assaporare dei paradisi terrestri come le Maldive, il Mar Rosso, la Giordania, gli Emirati Arabi e le Canarie, che sono in cima alle preferenze degli italiani esterofili.

Da non trascurare le capitali europee che hanno sempre il loro appeal e si propongono come mete mordi e fuggi ideali per questo genere di festività. In questo scenario si collocano anche le isole dell’arcipelago di Capo Verde (con boli diretti per Sal e Boa Vista) l’Africa orientale con Kenya, Tanzania e Zanzibar e la Repubblica Dominicana.

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Per quanto concerne l’Italia invece, nonostante ci sia un calo delle prenotazioni rispetto agli anni precedenti, sono in aumento le vendite di viaggi esperienziali di 3 o 4 giorni, i viaggi enogastronomici. Secondo l’analisi della Fto l’impennata più importante però è quella relativa ai segmenti outdoor.

Un trend frutto anche degli aumenti dei prezzi di voli che dopo il Covid hanno subito dei rincari. Ciò non ha fatto altro che allargare la forbice tra chi può permettersi di spendere e chi no. I primi infatti possono propendere anche per destinazioni come Cina e Giappone che da poco hanno iniziato ad accogliere nuovamente i cittadini provenienti da altre parti del mondo. Dunque, non tutti sono disposti a rinunciare a viaggiare, al massimo si cerca di risparmiare accorciandone la durata o trovando soluzioni più convenienti. Chi sente questa vocazione dentro di sé, difficilmente può placarla.