Il bonus trasporti è finanziato con un fondo istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed è destinato alle persone che rientrano in una determinata fascia reddituale
Il bonus trasporti è ormai in dirittura d’arrivo. Ad affermarlo è il ministro del Lavoro Marina Calderone secondo cui una volta ricevuto il visto della Corte dei Conti che dovrebbe arrivare in tempi brevi, sarà attiva la piattaforma per poter richiedere il bonus.
Si tratta di un sostegno a favore dei cittadini che usufruiscono dei servizi pubblici di trasporto e viene erogato attraverso un fondo istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con una dotazione di 100 milioni di euro. Di fatto è un aiuto che il Governo ha voluto elargire in favore di coloro che rientrano nelle fasce di reddito più basse.
Andando nello specifico possono averlo coloro che nell’anno solare 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. Chi rientra in questi parametri deve presentare un’istanza sul sito www.bonustrasporti.lavoro.gov.it effettuando l’accesso e la registrazione avvalendosi di Spid o carta d’identità elettronica (CIE).
Il sussidio può essere richiesto per se stessi o per un beneficiario minorenne a carico fiscalmente e consiste in un contributo dell’importo massimo di 60 euro per l’acquisto di un solo abbonamento. Questo può essere annuale, mensile o relativo a più mensilità e riguarda i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale oltre che i servizi di trasporto ferroviario nazionale (esclusi i servizi di prima classe e similari).
Il bonus deve poi essere utilizzato entro il mese solare di emissione ed è personale e non cedibile. Inoltre non costituisce reddito imponibile e non viene conteggiato nel computo del valore per l’indicatore ISEE. Il portale emetterà un il credito tramite un codice identificativo univoco spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico tra quelli selezionabili nel momento della registrazione sulla piattaforma digitale.
Dunque un gran bel aiuto per coloro che non possono proprio fare a meno di utilizzare i mezzi di trasporto pubblici per andare al lavoro o a scuola. Si tratta anche di un incentivo per credere di più in questo modo di spostarsi che in Italia viene visto spesso come demoniaco mentre all’estero c’è addirittura chi non utilizza più la macchina optando solo per autobus, metropolitane e tram. Certo, il livello qualitativo è differente, ma se non si mostra un po’ di fiducia è difficile progredire.