Dopo quanto tempo dall’ultimo allenamento cominciano a ridursi forza, muscoli e attività aerobica? Quanto ci vuole per ripristinare la giusta condizione? Ecco cosa bisogna sapere in merito
Fare attività fisica fa bene al corpo e alla mente e andrebbe fatta con una certa costanza. Al contempo non bisogna nemmeno trascendere nell’esagerazione. D’altronde essere in forma fa bene ed è importante, ma ciò non significa che la voglia di tenersi in allenamento debba diventare ossessiva.
Alle volte però può anche capitare che per via degli impegni quotidiani non si riesca a dare quella giusta continuità o ci si ritrovi costretti ad interrompere un percorso iniziato qualche tempo prima. Ma cosa succede in questo caso? Quali sono le ripercussioni sulla propria forma fisica?
Il corpo in linea di massima si adatta allo stimolo che gli forniamo e ciò significa che se gli togliamo l’esercizio fisico, inizia una fase di perdita muscolare. La velocità con cui avviene questo processo è influenzato da vari fattori come ad esempio l’età, la genetica, lo stile di vita, la dieta e il precedente livello di forma fisica.
Gli studi in merito concordano però su un punto. La resistenza cardiovascolare è la prima ad essere compromessa. In tal senso spicca un lavoro del 1984 pubblicato sul Journal of Applied Physiology, attraverso cui è stato possibile scoprire che quando gli atleti di resistenza smettono di allenarsi, la quantità totale di sangue pompata dal cuore ai vari tessuti ogni minuto cala del 7% nei primi 21 giorni di inattività.
Dopo 3 settimane invece diminuisce significativamente la produzione di energia dei mitocondri per le cellule muscolari e di conseguenza anche tornare ad allenarsi sarà più faticoso. Un calo che però prosegue fino a 2 mesi circa per poi stabilizzarsi. Niente paura però se quando si torna all’attività la frequenza cardiaca diventa più alta e il respiro più pesante. Rientra nell’ambito della normalità.
Tra gli altri fattori da considerare c’è anche che la forza nei muscoli diminuisce più lentamente rispetto alla salute cardiovascolare. Inoltre qualora sia stata costituita una buona base questa resta abbastanza stabile da consentire anche delle pause. Quindi niente paura, si può gestire tranquillamente. Il trucco però sta nel limitare i danni è tenersi comunque in moto. Bastano circa 15-20 minuti di attività a corpo libero, brevi esercizi durante il giorno e fare allenamenti funzionali. Gli esperti infatti affermano che ciò serve per aiutare a mantenere elevato il volume del sangue e i mitocondri.