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Negozi cinesi, quanto guadagnano in Italia: i numeri sono assurdi

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I negozi cinesi in Italia sono sempre più numerosi. Andiamo a scoprire quali sono i loro guadagni e quali sono i principali segreti alla base del loro successo

I negozi cinesi in Italia sono ormai in ogni angolo e diciamoci la verità spesso e volentieri ci aiutano a risolvere i problemi visto che sono aperti fino a tardi e anche nei giorni festivi. La curiosità circa i loro guadagni è tanta vista che hanno spesso e volentieri hanno un giro di affari piuttosto voluminoso.

Chiaramente ciò dipende anche dal punto in cui si trova anche perché per quanto concerne la tipologia di articoli che propone è praticamente sempre la medesima. Un po’ tutto quel che può servire per la casa e per le esigenze quotidiane con particolare attenzione ai prodotti tecnologici.

Negozi cinesi: ecco svelati i loro guadagni in Italia

Secondo i dati aggiornati al 2021-2022 questa tipologia di negozi nel Bel Paese guadagna in media tra i 3.000 e i 4.000 euro al mese al netto delle varie spese e dei costi per pagare i propri dipendenti. Alle volte può andare anche oltre. Andando invece nei particolari della questione la Camera di Commercio di Milano ha reso noti alcuni importanti info in merito alla presenza in Italia di imprenditori nati in Cina.

Sono circa 50.797 e le province con il maggior numero di attività fondate da cinesi sono quelle di Milano con 5.620 titolari, Prato con 5.245, Firenze con quasi 4.000 piccole attività, Roma con oltre 3mila e Napoli con circa 2.500. Insomma, si può tranquillamente dire che hanno conquistato l’Italia. D’altronde sono inappuntabili. Hanno una voglia di lavorare che alle volte può risultare anche un po’ eccessiva.

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Tra gli altri punti di forza del popolo più numeroso al mondo c’è anche la capacità di risparmio, l’essere ligi ai pagamenti e all’emissione degli scontrini. Ma il loro reale punto di forza sta nel fatto di non chiedere prestiti normali per l’apertura dei negozi. Infatti si prestano soldi tra di loro con tassi tra il 2 e il 4%. Così facendo non si indebitano con le banche e restano all’interno della loro “comfort zone” che per gli affari è un particolare piuttosto vantaggioso.

In base ai numeri che vengono fuori dal Registro delle imprese sono quasi 20.000 gli imprenditori cinesi attivi nel commercio, 17.000 invece operano nel manifatturiero, mentre sono oltre 7.000 le imprese che sono specializzate in alloggi e ristorazione. Vanno menzionate inoltre anche le 4.000 attività che prestano servizi alla persona.