Chi pensa alla pensione dovrebbe tenere a mente la scadenza del primo maggio o rischia di perdere tutto. Facciamo chiarezza.
Per chi non lo sapesse, ci sono alcune categorie di lavoratori ai quali è riconosciuta la possibilità di andare in pensione usufruendo della quota 97,6. Non se ne sente spesso parlare, ma è una forma di pensionamento piuttosto conveniente. Per quota 97,6, si intende la somma dell’età minima con il numero minimo di anni di lavoro e contributi versati. In altre parole, si può andare in pensione al raggiungimento di 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi.
La possibilità di andare in pensione usufruendo della quota 97,6 riguarda una nicchia piuttosto ristretta di lavoratori. Nello specifico, riguarda chi per lavoro ha svolto mansioni usuranti. Tra i lavoratori che possono beneficiare di questa tipologia di pensionamento troviamo, ad esempio, i lavoratori notturni, i lavoratori per turni, i conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo o anche gli addetti alla linea di catena. Per rientrare nella categoria degli usuranti, inoltre, è necessario che l’attività sia stata svolta per almeno sette anni negli ultimi dieci di lavoro, oppure, per almeno metà della vita lavorativa complessiva.
I lavoratori che raggiungono questi requisiti devono, però, presentare specifica domanda entro il 1° maggio o rischiano di perdere tutto. Di seguito la procedura da seguire per inoltrare la richiesta di pensionamento anticipato usufruendo della quota 97,6.
La normativa italiana prevede, per chi svolge lavori usuranti, la possibilità di beneficiare del pensionamento anticipato, grazie alla quota 97,6. Come abbiamo visto, il beneficio è riconosciuto solo ad alcune categorie di lavoratori e solo se in possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi. In più, i lavoratori che scelgono questa opzione devono soddisfare anche un altro requisito: il periodo di lavoro usurante deve essere stato svolto per almeno 7 anni, negli ultimi 10 anni. Oppure, almeno la metà della loro vita lavorativa.
I lavoratori in possesso dei requisiti necessari, possono presentare domanda all’INPS. Il modello da inoltrare all’Istituto previdenziale è l’AP45, insieme alla documentazione necessaria, descritta nel decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’importo della pensione viene calcolato per intero, quindi, sulla base dei contributi versati e viene riconosciuto per tredici mensilità ogni anno. Insomma, una pensione anticipata piuttosto conveniente, ma per non perdere l’occasione è necessario presentare domanda in via telematica all’Inps entro e non oltre il 1° maggio 2023.