Isee, hai controllato che sia corretto? Gli errori che fanno scattare i controlli del Fisco
Al momento attuale, la certificazione Isee è un documento indispensabile per l’accesso a bonus e agevolazioni fiscali. Ecco cosa accade in caso di errori nella compilazione.
Proprio come suggerisce il termine, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente dimostra allo Stato la ricchezza di ogni nucleo familiare ed è indispensabile per l’accesso a diversi bonus e prestazioni sociali. Ad esempio, la presentazione del modello Isee è fondamentale per avere accesso al bonus sociale, ovvero, lo sconto sulle bollette di acqua, luce e gas. In più, è indispensabile per stabilire l’importo dell’assegno unico per i figli, delle tasse universitarie e della retta della mensa scolastica. Con una determinata soglia Isee, è possibile accedere anche al bonus occhiali 2023 ed al bonus psicologo, tanto per citarne alcuni.
Anche la Legge di Bilancio 2023 ha confermato la centralità della certificazione Isee e proprio per tale ragione, i documenti Isee sono molto controllati dall’Agenzia delle Entrate. Il Fisco è estremamente attento alla corretta compilazione del documento, al fine di scongiurare che qualche furbetto presenti un calcolo del valore Isee inferiore rispetto a quanto sia realmente.
L’Agenzia delle Entrate procede ai controlli dell’Isee di ciascun nucleo familiare, confrontandoli con le dichiarazioni dei redditi precedentemente presentate. Ma cosa si rischia nel caso dovessero essere riscontrati errori sul certificato Isee?
Errori nella compilazione del certificato Isee: cosa si rischia
Come abbiamo anticipato, il modello Isee è un documento molto importante, per cui, è meglio non commettere errori in fase di compilazione o si rischia di finire nel mirino del Fisco. Secondo i dati rilevati dall’Agenzia delle Entrate, sarebbero circa il 70% i documenti che presentano errori nella compilazione. Fortunatamente, per la maggior parte dei casi, si tratterebbe di errori di poco conto e che possono essere corretti attraverso la compilazione di un apposito documento. In altri casi, invece, sono presenti errori più gravi che vanno corretti velocemente per non incappare in pesanti conseguenze.
Innanzitutto, in caso di certificazione Isee non corretta vengono immediatamente sospesi tutti i benefici riconosciuti. Inoltre, è possibile che il Fisco chieda la restituzione delle somme indebitamente percepite.
Infine, in caso di false dichiarazioni si rischia una denuncia penale per truffa ai danni dello Stato e una pena che va dai 6 mesi ai tre anni di detenzione. Ricordiamo inoltre, che i controlli e le pene sono anche retroattive fino a cinque anni. In buona sostanza, si può essere soggetti a sanzioni anche per errori commessi nelle certificazioni passate.