Sportelli bancari, stanno scomparendo in tutta Italia: i numeri sono allarmanti
Sempre più banche stanno optando per la chiusura dei propri sportelli in diversi territori del Bel Paese. Andiamo a vedere i dati in merito cercando di capire i motivi di questo trend
Potersi recare in banca sta diventando sempre più una chimera. Infatti molte banche stanno chiudendo i loro sportelli su tutto il territorio nazionale. Un trend che è iniziato piano piano qualche anno fa, ma che nel 2022 ha dato i suoi frutti in maniera più che consistente.
La situazione sta iniziando a diventare allarmante e l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl, che elabora i dati resi disponibili al 31/12/2022 da Bankitalia e Istat, disegna un quadro che deve merita un’accurata analisi.
Sportelli bancari in diminuzione in Italia: la comparazione dei numeri degli ultimi anni
Nello specifico, nel 2022 le banche hanno chiuso ben 554 sportelli in tutta Italia e ciò ha comportato un aumento del numero di persone che non hanno accesso ad una filiale nel comune di residenza. Sono oltre 4 milioni, quasi 250mila in più rispetto all’anno precedente. Numeri destinati che però sono destinati a crescere. Infatti circa 6 milioni di cittadini italiani che risiedono in comuni in cui è rimasto un solo sportello, rischiano seriamente di ritrovarsi nella medesima condizione.
Ma questo trend non riguarda solo le zone di piccole dimensioni. Tra i comuni rimasti senza banche ben 9 hanno più di 10mila abitanti, mentre di quelli con un solo punto aperto al pubblico circa 12 sono al di sopra di 15mila residenti. A tutto ciò bisogna aggiungere la connotazione geografica.
Non trattandosi di un fenomeno omogeneo alcune regioni sono state più colpite di altre, tra cui la Lombardia (-3,6%), Lazio (-3,5%), Molise (-3,4%), Friuli Venezia Giulia (3%). Complessivamente la perdita a livello nazionale si attesta su una percentuale del 2,6%.
Di fatto le banche stanno lasciando scoperte diverse regioni italiane. In Molise ad esempio i comuni privi di sportello sono ormai l’82%, in Calabria il 71%. In Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Abruzzo e Campania il dato è superiore al 50%. La media nazionale invece si attesta al 39,9%. Numeri che dovrebbero far riflettere chi di dovere visto che si rischia di sfavorire una buona fetta di utenti.
Sicuramente la fase storica non è delle migliori, anzi, ma è necessario un piano che che consenta alle banche di tornare nuovamente ad investire e non avere questo genere di problemi. Seppur siano delle imprese, le banche rivestono un’importante funzione sociale rimarcata anche dalla Costituzione. Un particolare di non poco conto.