Nessuno vuole fare questo lavoro da 1.800 euro al mese: è emergenza in tutta Italia
Recentemente, ha fatto molto discutere la mancanza di richieste per un lavoro che offre la possibilità di guadagnare quasi 2 mila euro al mese. Ecco di cosa si tratta.
Nonostante, la crisi e le scarse opportunità lavorative, c’è un’offerta di lavoro, con salario piuttosto sostanzioso, per cui nessuno fa richiesta. Nello specifico, parliamo del settore balneare e della figura del bagnino.
Pare proprio, che nessuno voglia fare più il bagnino, nonostante, la retribuzione offerta sia nettamente superiore alla media italiana. Una situazione, che sta portando ad un vero e proprio allarme per la stagione estiva ormai alle porte.
A lanciare l’allarme per la mancanza di personale, sono gli stessi proprietari di stabilimenti balneari: oggi la professione del bagnino non è più ambita, al punto che per questa estate su molti lidi italiani le torrette rischiano di restare vuote. Ma come mai, nonostante i compensi che sfiorano i 2 mila euro al mese, nessuno vuole lavorare come bagnino?
Emergenza bagnini: come mai sono introvabili
Dopo la preoccupante carenza di baristi, camerieri e cuochi, anche i bagnini sembrano destinati a scomparire dalle spiagge italiane. Ma stavolta non c’entrano i lavori sottopagati. Infatti, gli stipendi medi si aggirano sui 1.800 euro al mese fino ad arrivare a 3 mila euro, in base all’esperienza. Vero è che si tratta di un lavoro stagionale, ma fare il bagnino può rappresentare, soprattutto per i più giovani, un modo per racimolare qualche euro oltre che un primo passo nel mondo del lavoro. Ma allora come mai sono introvabili?
Secondo Stefano Battistoni, titolare di uno stabilimento a Cesenatico il problema potrebbe essere per lo più culturale. In buona sostanza, per il titolare dello stabilimento, lavorare come bagnino non è più di moda tra i giovani o è considerato un impiego troppo umile. In più, Battistoni ha evidenziato come i più giovani siano spaventati dall’idea di dover impiegare tutta la giornata con il lavoro. Ecco quanto dichiarato al Corriere delle Sera “Per coprire una giornata di servizio in torretta ho dovuto assumere due ragazzi part – time. Non volevano tutti i pomeriggi occupati”.
Infine, un altro enorme problema sollevato è quello della responsabilità. Vero è che 1.800 euro al mese per un giovane sono davvero tanti soldi, ma considerate le grosse responsabilità, al fatto che un bagnino ha l’obbligo di tuffarsi in mare o in piscina anche in situazioni molto rischiose, fa fare un passo indietro ai più, rendendo questa figura ormai introvabile.