Ecco quali sono le città del Bel Paese a cui è stato affibbiato il triste appellativo di “più maleducate d’Italia”. Alcune sono davvero difficili da immaginare
I luoghi comuni sull’Italia sono molteplici e spesso sono privi di fondamento. Tra questi c’è sicuramente quello riguardante il carattere estroverso della gente del Sud che spesso viene associato ad atteggiamenti più restii al rispetto delle regole. Un finto mito che deve essere sfatato, anche perché non è la provenienza geografica a decretare il grado di civiltà delle persone.
In tal senso infatti fa piuttosto sorridere la classifica redatta dal portale Preply costruita in base a dei sondaggi in cui sono stati interpellati cittadini, turisti e visitatori secondo cui tra le prime tre città più maleducate dell’intero stivale ce ne sono due dell’emisfero settentrionale. Chiaramente vale lo stesso discorso fatto in precedenza, ma andiamo ad approfondire i dati emersi da questo lavoro.
Prima di addentraci nei particolari è bene dare la giusta connotazione alla parola maleducata in questo specifico caso. Non va infatti intesa nel suo significato vero e proprio. Alcune città infatti hanno delle difficoltà organizzative nel mettere nelle giuste condizioni residenti e turisti, altre hanno carenze strutturali. Ciò non toglie però che le persone restano sempre responsabili delle proprie azioni.
In virtù di ciò incredibile ma vero il podio della città più maleducate è occupato da Venezia, Catania e Parma. Trieste invece è al primo posto per alcuni comportamenti maleducati diffusi. L’altra faccia della medaglia è quella di Padova a cui è stato attribuito il riconoscimento di città più educata d’Italia. Messina invece detiene il primato per quanto concerne la generosità. Insomma sia in positivo che in negativo l’emisfero di residenza non ha nessuna incidenza.
Nonostante il loro patrimonio artistico e turistico nel novero delle città non propriamente educate ci sono anche Milano, Roma, Brescia, Genova, Torino e Taranto. In diversi casi incide anche il bacino d’utenza elevato. Le grandi città ad esempio sono spesso alle prese con il traffico e lo scarso rispetto delle regole di circolazione e ciò rischia di scatenare degli alterchi.
A ciò vanno aggiunti lo scarso senso civico, le difficoltà nei servizi, il tasso d’inquinamento e le carenze per quanto riguarda gli anziani. Ad esempio a Trieste si passa molto tempo al cellulare in pubblico, mentre a Parma non vengono presi in considerazione gli estranei e non si lascia la mancia. A Catania si fa molta confusione in pubblico e non si rallenta in presenza dei pedoni. Questi sono solo alcuni dei fatti contestati, ma ciò non significa che tutti gli abitanti delle suddette città si lascino andare a queste condotto certamente poco edificanti.