Home » Gettoni telefonici, erano il nostro cellulare: se li hai conservati corri a farli valutare

Gettoni telefonici, erano il nostro cellulare: se li hai conservati corri a farli valutare

solofinanza.it

Iniziarono a diffondersi negli USA durante gli anni ‘20 del secolo scorso, e divennero subito popolari in tutto il mondo.

All’inizio degli anni ‘60 in Italia valevano 30 lire, e nel 1980 arrivarono a costarne 100. Nel 1985 raddoppiarono il loro valore, arrivando a 200 lire. Qualcuno li ricorderà con nostalgia, e tenerne uno in mano gli farà tornare in mente le (rare) telefonate che si facevano un tempo, tra una cabina telefonica e un vecchio telefono pubblico della Sip.

Sarà forse questo che spinge i collezionisti a pagare oro per un gettone telefonico, specie se appartenente ad alcune serie più datate e simboliche. Eppure, ognuno di noi se ne trova qualcuno in casa, anche se non sa di avere per le mani una fortuna. Ecco quanto valgono i gettoni telefonici al giorno d’oggi, a partire da quelli più costosi.

Gettoni telefonici: quelli più cari

Hanno tre scanalature, e il loro odore metallico ci porta indietro nel tempo. Molto indietro. Alcuni gettoni tra quelli più costosi, risalgono addirittura al 1928. Furono coniati dall’officina Timo di Bologna, e la loro base d’asta arriva a 200 euro. Qualche anno più tardi è la volta dei Telve, i gettoni da 250 euro minimo che vennero coniati nel 1932.

Due anni più tardi, invece, troviamo i Teti in zinco, il cui valore si aggira intorno ai 70 euro a pezzo. Sulla loro superficie hanno una particolare sigla, ossia “S.E.T.”. Se dopo questa scritta troviamo un puntino, però, il loro valore aumenta più del doppio: siamo a 180 euro come base d’asta. Insomma, altro che 30 lire.

Altre serie di gettoni molto redditizie

Altri particolari gettoni non varranno certo una cifra così elevata, ma di sicuro potranno fruttare un bel po’ di euro in più rispetto al loro valore nominale. È il caso delle serie di gettoni SIP 8011, 7706, 7502, 7803 e 7901, che alcuni collezionisti sono disposti a pagare fino a 15 euro.

Le serie 6501, 7412, 7704, 7110 e 7304, invece, hanno un valore più alto: il loro prezzo può raggiungere i 50 euro. Queste serie sono state emesse dal 1959 al 2000, ma non sono gli unici ad avere un buon prezzo di vendita.

Anche i gettoni Stipel, prodotti nel 1927, possono fruttare anche 85 euro. Per riconoscerli, basta guardare cosa c’è disegnato. Questi gettoni presentano una cornetta antica su una faccia, e sono quindi facilmente distinguibili dagli altri.

solofinanza.it

Infine abbiamo i gettoni Teti, che vennero coniati in tre leghe: bronzo, zinco e alluminio. I gettoni Teti di alluminio valgono ben 90 euro, mentre quelli in bronzo soltanto 15. Quelli in zinco, invece, valgono anche 260 euro se sono stati coniati nel 1945, e a conti fatti, hanno il valore maggiore di tutti.