L’evento accaduto lo scorso anno ad un signore di Lodi di 85 anni ha davvero dell’incredibile, i truffatori tramite un abile scambio sono riusciti a rubare tutti i risparmi di una vita lavorativa.
Tutto è cominciato da una semplice PostePay, la grande protagonista di questa decisamente triste vicenda che però sembrerebbe avere un parziale lieto fine. La frode avvenuta a centinaia di chilometri di distanza dall’anziano potrebbe però ripetersi presto.
Le carte PostePay, così come le carte di credito e debito degli istituti bancari, hanno una scadenza più o meno breve, al raggiungimento della quale Poste Italiane o le banche inviano automaticamente la tessera sostitutiva.
Le nuove carte risultano all’inizio ovviamente inattive, infatti per cominciare ad usarle spesso bisogna recarsi agli ATM, rivolgersi agli sportelli o all’assistenza. La storia della truffa avvenuta negli scorsi mesi è cominciata proprio da qui, con un signore di 85 anni napoletano in attesa della sua nuova PostePay.
La grande truffa messa in atto da delle persone che si trovavano nei pressi di Lodi è riuscita così bene grazie all’intercettazione della lettera contenente la tessera, la quale è stata prontamente prelevata, copiata e dotata di una PostePay falsa.
Una volta ricevuta la lettera l’anziano signore ha più volte provato ad attivare la carta in diversi sportelli degli uffici di Poste Italiane ma nemmeno il direttore di filiale è riuscito ad aiutarlo, motivo per il quale il signore ha deciso prima di rivolgersi ad altri 4 uffici postali e poi di contattare il numero dell’assistenza riportato sulla lettera, il quale sembrava essere totalmente privo di anomalie.
Il consiglio di chiamare il numero verde presente sul foglio sul quale era allegata la tessera arriva proprio da un dipendente di Poste all’ennesimo tentativo fallimentare di far attivare la carta. Una volta chiamato il numero il signore sente dall’altra parte del telefono una voce femminile che gli chiede i codici presenti sulla carta ed il PIN, promettendo che l’attivazione sarebbe avvenuta entro 24 ore. L’attesa si protrae per ben 3 giorni e dopo aver tentato invano di contattare di nuovo il numero verde un dubbio ha cominciato ad insinuarsi ed a preoccupare la vittima.
Deciso a risolvere la situazione si rivolge ancora allo sportello, dove però viene a conoscenza del fatto che il conto sia stato bloccato per movimenti sospetti, infatti attraverso due transazioni i truffatori hanno svuotato il conto appropriandosi di oltre 150mila euro. La vittima dei criminali ha immediatamente sporto querela e in seguito ad un reclamo respinto dalle Poste ha anche chiesto aiuto ad un Arbitro Finanziario che ha addebitato molte inadempienze a Poste, obbligandoli a risarcire il denaro rubato.