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Caos Passaporti, vacanze a rischio per migliaia di italiani: cosa succede

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Il passaporto resta un miraggio per migliaia di italiani. Saltati 100 mila viaggi e danni da milioni di euro per le agenzie.

La situazione passaporti è nel caos più totale, con i tempi di rilascio che si allungano continuamente. Sono a rischio migliaia di viaggi estivi e crescono i timori anche per le vacanze di Pasqua. Stando ai dati resi noti dal tour operator Vamos Vacanze, sarebbero saltati già 100 mila viaggi, causando diversi disagi ai cittadini e gravissimi danni economici alle agenzie turistiche. Si stima una perdita che si aggira sui 180 milioni di euro.

Le prime segnalazioni risalgono al mese di febbraio e, nonostante, l’intervento del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e di quello del Turismo Daniela Santanchè, dopo un mese la situazione non sembra essere affatto risolta. Anzi, in tutta Italia, i tempi per il rilascio del documento sono aumentati a dismisura.

Secondo Fiavet, la Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo, ad Olbia i tempi per il rilascio di un passaporto sono di 7 mesi. Va peggio in Abruzzo ed in Piemonte dove per avere il rilascio o il rinnovo del passaporto, i cittadini devono aspettare anche fino a 10 mesi. In Liguri l’attesa può durare tra i 4 ed i 5 mesi, in Veneto tra i 3 ed i 4 mesi. Anche in Sardegna le cose non vanno meglio, ad Oristano e Sassari, infatti, i tempi per il rilascio sono di 6 mesi.

Caos Passaporti: cosa succede

Oltre ai disagi arrecati ai cittadini, il caos passaporti spaventa, soprattutto, le agenzie di viaggi che rischiano perdite altissime. Proprio a tal proposito, le questure di tutta Italia si stanno attivando per correre ai ripari. L’intento è potenziare l’apertura al pubblico, mettendo a disposizione un numero maggiore di personale dedicato all’acquisizione delle istanze e alla loro lavorazione. Ma come mai siamo arrivati a questa situazione catastrofica in tema passaporti?

Ebbene, sostanzialmente possono essere identificate due cause principali. Innanzitutto, i ritardi accumulati sono dovuti all’accumulo di arretrati causati dalla pandemia da Covid, aggravati dal Brexit che prevede l’obbligo di passaporto per viaggiare in Gran Bretagna, meta particolarmente gettonata dai turisti italiani. A complicare ulteriormente le procedure, alcuni Paesi che pretendono che il passaporto sia valido per i successivi sei mesi e il fatto che in alcune nazioni, come ad esempio il Marocco, non viene più accettata la sola carta di identità.

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La situazione più difficile è vissuta maggiormente nelle questure del Nord e del Centro Italia, che registrano un maggior numero di abitanti e ci sono diverse attività produttive che hanno legami con Paesi dove è necessario il passaporto.