L’ora legale sta per tornare. Vediamo in quale giorno è previsto lo spostamento delle lancette un’ora in avanti e se in futuro bisognerà farlo ancora
La fine del mese di marzo segna da sempre l’arrivo della primavera e il passaggio all’ora legale che fino a qualche anno fa era meglio nota con l’accezione di ora estiva. Grazie a quest’ultima potremo beneficiare di giornate più lunghe, che oltre ad essere più piacevoli sono anche piuttosto convenienti. Avere a disposizione più luce ci consentirà infatti di risparmiare sulle bollette, che di questi tempi non è un fattore da trascurare.
L’altra faccia della medaglia è che si dormirà un’ora in meno, ma questo è un effetto che si potrà avvertire solo nei primissimi giorni. Quando ci si abituerà nuovamente sarà a dir poco superfluo. A prescindere da ciò da anni in Europa si parla di abolizione del cambio dell’ora e anche in Italia la tematica ha tenuto piuttosto banco negli scorsi mesi.
Prima di addentrarci in questo aspetto è bene comprendere le informazioni più importanti inerenti il cambio dell’ora, che avverrà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Alle 2:00 di notte si passerà automaticamente alle 3:00 perdendo quindi un’ora. Una prassi con cui ormai abbiamo imparato a familiarizzare e che continueremo a portarci dietro.
L’Italia infatti ha deciso di mantenere lo stato attuale visto che l’UE aveva dato carta bianca a tutti gli stati membri. D’altronde la questione dell’abolizione era stata sollevata per lo più da i paesi del Nord Europa visto che non traggono chissà quali benefici dal cambio d’orario che invece garantisce notevoli vantaggi ai paesi del Mediterraneo.
Infatti nel periodo che va dalla primavera all’autunno permette di sfruttare al meglio il maggior numero di ore di luce che si conciliano al meglio con le principali attività della popolazione. Senza ora legale diverse ore di luce dell’alba fino al momento in cui iniziano la maggior parte delle attività lavorative andrebbero praticamente perse.
Insomma, tra tradizione convenienza si andrà avanti per una strada che ha sempre portato dei vantaggi all’Italia. Quindi non resta che prepararsi visto che ormai manca sempre meno alla fatidica data del cambio. Per chi non lo avesse ancora fatto, cerchiasse di rosso sul calendario le data del 25 marzo e del 26 marzo. L’ora legale resterà poi in vigore per circa 7 mesi, nello specifico fino a domenica 29 ottobre 2023.