Bancomat, non andare allo sportello: l’allarme della Polizia
È sempre più frequente la truffa che colpisce alcuni soggetti che provano a vendere i loro prodotti usati.
Le segnalazioni alla polizia postale sono state veramente molto frequenti, e dopo averne accertato le modalità e i dettagli, gli stessi agenti mettono in guardia le persone per non caderci.
Vediamo qual è la descrizione del fenomeno secondo la polizia postale, che ci informa nei dettagli come si configura la truffa del bancomat.
La truffa del bancomat: ecco come funziona
La tecnica dei truffatori riguarda alcuni soggetti che intendono vendere alcuni oggetti usati sui più noti e-commerce, come ad esempio eBay, subito.it, bacheca, e altri noti Store on-line. Invece di accreditare i soldi al malcapitato, in particolare, il potenziale acquirente preleva il denaro dal conto del venditore.
La truffa inizia con una risposta all’annuncio di vendita di prodotti usati. In questo momento, che coincide sempre con l’individuazione del prodotto sul quale effettuare la truffa, il truffatore contatta l’autore dell’annuncio. Il criminale, dunque, vorrebbe acquistare il prodotto usato, e per farlo effettua una generosa proposta.
Parte della proposta consiste nell’avvertire che un corriere di sua fiducia passerà in un secondo momento al domicilio del venditore, e ritirerà la merce usata senza che ci sia bisogno di spedire il prodotto. Tuttavia, nel momento del pagamento, il tuffatore non richiede le coordinate bancarie dell’autore dell’offerta, ma domanda il numero di carta prepagata per effettuare la ricarica. In seguito il truffatore indurrà l’autore dell’offerta di acquisto ad andare al Bancomat. Una volta arrivato al bancomat, il venditore dovrà effettuare alcune operazioni per consentire lo sblocco dell’accredito. Al contrario, però, succederà altro.
Il pagamento al contrario
Una volta arrivato al bancomat, il malcapitato dovrà effettuare un’operazione per incassare quanto promesso dall’acquirente. Al contrario, però, succederà che il venditore, invece di incassare i soldi, li accrediterà al truffatore con una ricarica.
Purtroppo, una volta che si è caduti nella truffa, non è possibile ottenere indietro il denaro estorto. Perciò, la Polizia postale ha diramato un allarme perché la vittima capisca prima come avviene il raggiro online.
La tecnica viene utilizzata sempre più di frequente, ed è per questo che bisogna diffidare delle proposte di acquisto molto rapida, che non prevedono una corresponsione dell’importo pattuito garantita e trasparente.
Inoltre, la Polizia postale raccomanda di non seguire le indicazioni telefoniche di questi potenziali “clienti” truffatori. Per avere ulteriori ragguagli sul sito della Polizia postale viene specificato di scrivere all’indirizzo del commissariato.