La paura dei clown è una condizione piuttosto diffusa che per chi non la vive può sembrare in apparenza inspiegabile. Grazie ad un recente studio è stato possibile capire cosa c’è alla base di questa fobia
Ritrovarsi di fronte delle persone che hanno paura dei clown non è poi così inusuale. Anzi, si tratta di una condizione piuttosto radicata e diffusa sia tra i bambini, sia tra le persone più grandi ed è una vera e propria condizione psichiatrica. Prende il nome di coulrofobia e chi la viva sperimenta diverse sensazioni negative come disagio, vulnerabilità, angoscia o addirittura terrore quando si trova dinanzi ad un pagliaccio.
Nei casi più gravi si può arrivare anche a forti stati di ansia e attacchi di panico. Dunque, il problema può essere piuttosto serio ma razionalmente questi esseri dovrebbero mettere allegria ed esprimere simpatia. A fugare ogni dubbio ci ha pensato un lavoro di ricerca svolto ultimamente dagli scienziati della Scuola di Psicologia e Studi Terapeutici dell’Università del Galles del Sud nel Regno Unito.
I risultati sono stati portati alla luce e discussi in un articolo pubblicato su “The Conversation”. Il professor Philip John Tyson e i suoi colleghi, hanno coinvolto nello studio circa 1000 persone di età compresa tra i 18 e 77 anni. La prima domanda a cui hanno dovuto rispondere è stata proprio quella relativa alla paura dei clown.
La risposta è stata affermativa da parte del 53,5% dei partecipanti. Di questi, circa il 5% ha dichiarato di essere estremamente spaventati da questi personaggi. Una percentuale alta rispetto ad altre tipologie di fobie come ad esempio quella relativa agli animali come ragni, topi e serpenti (pari al 3,8%), mentre per il volo (1,3%) e per gli spazi chiusi (2,8%) i numeri sono ancora più bassi. In linea di massima ad avere paura sono più le donne, così come accade per un po’ tutti i generi di timori.
Per comprendere da cosa fosse scatenata questa sensazione spiacevole i ricercatori hanno sottoposto ai partecipanti uno specifico questionario proprio per valutare problematiche di questo tipo. Si chiama “Origin of Fear of Clowns Questionnaire” e può essere abbreviato semplicemente con l’acronimo OFCQ.
In pratica le domande erano formulate in modo tale da far venir fuori quali erano le caratteristiche dei clown che portavano a maturare questo disagio. In base alle risposte è stato possibile appurare che giocano un ruolo determinante le rappresentazioni negative nei film, ma l’elemento più forte alla base della coulrofobia è la difficoltà nel comprendere le espressioni del volto a causa del trucco. Il fatto che venga nascosta la mimica facciale alimenta incertezza e di conseguenza paura.