Cartelle esattoriali fino a 1000 euro, c’è la data dello stralcio: quando arriverà
Grazie al nuovo saldo e stralcio introdotto dalla legge di Bilancio saranno annullate tutte le cartelle esattoriali fino a 1000 euro emesse tra il 2000 e il 2015
Il Governo Meloni tramite la legge di bilancio ha introdotto diverse misure che consentono di regolare la propria posizione con il Fisco. Così come già accaduto in passato è stato proposto il cosiddetto “saldo e stralcio”. Si tratta di un condono delle cartelle esattoriali che non superino i 1000 euro.
Per forza di cose riguarda solo alcuni specifici casi. La cancellazione del debito infatti è rivolta alle cartelle che sono state consegnate all’Agenzia delle Entrate Riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Un lasso di tempo non propriamente breve che la dice lunga sulla voglia che ha l’Esecutivo di lasciarsi alle spalle queste pendenze.
Quando avverrà lo stralcio delle cartelle esattoriali
Il limite di 1.000 euro si calcola sommando il capitale dovuto, le sanzioni e gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo per ogni singolo debito tributario. Rientrano nel computo anche eventuali debiti residui delle rottamazioni precedenti a patto che rispettino questi specifici requisiti.
Ma ciò che più tiene in fermento i contribuenti in questa fase è la data in cui avverrà il condono. Il termine designato è il 30 aprile 2023. Non bisogna fare altro che controllare la propria posizione sul portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione accedendo all’area riservata tramite SPID, CIE o CNS.
Quindi, non bisogna far nulla né tantomeno è necessario aspettare una comunicazione in merito. È direttamente l’ADE che provvede alla cancellazione del debito. Gli enti differenti dalle amministrazioni statali possono però decidere in autonomia entro il 31 marzo 2023 se aderire o meno al condono delle cartelle di loro competenza.
Nella fattispecie gli Enti locali e gli istituti di previdenza privata possono decidere anche di applicare questa misura o di farlo solo in maniera parziale. Ad esempio se si è destinatari di una cartella che rientra in questa casistica che riguarda una multa per una violazione del codice della strada, è necessario verificare quale sia la decisione del Comune di competenza in merito all’adesione o meno al saldo e stralcio.
La beffa però è tutta per chi negli anni ha pagato per il timore che la situazione degenerasse. Per loro non è previsto alcun genere di rimborso. Una dinamica che quindi fa lecitamente scattare l’interrogativo sul fatto che non sia sempre così giusto essere onesti visto che poi viene offerta una via d’uscita. Probabile che in futuro questo tema possa ripresentarsi.