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Benessere mentale in Italia, la nazione cade all’ultimo posto in classifica

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Secondo una recente indagine l’Italia si posizionerebbe all’ultimo posto in Europa per benessere mentale dei cittadini, dato che evidenzia una situazione estremamente critica per il Paese.

La classifica dell’Axa Mind Health Report 2023 ha preso in considerazione oltre 30 mila persone abitanti in 16 paesi del Mondo ed ha rivelato una serie di problematiche su cui gli italiani ed il Governo devono ancora lavorare duramente.

L’Italia sembrerebbe essere accompagnata solo dal Giappone, paese nel quale notoriamente il benessere mentale è un tema molto complicato da affrontare, soprattutto a causa della cultura incentrata sul successo e sul valore di una persona e del tenore di vita altamente stressante tenuto dalla popolazione.

A differenza di questo Paese però l’Italia ha una disparità di genere molto più elevata, infatti mentre in Giappone le donne si trovano in una condizione migliore rispetto agli uomini, nel nostro Paese il benessere del genere femminile è ampiamente sotto ogni soglia di sufficienza, dato che si aggrava ulteriormente tra le giovani, per le quali l’esposizione ai social ed alla tecnologia gioca un ruolo fondamentale.

La classifica ha diviso la popolazione di ogni paese in 4 gruppi che partono da chi ha serie difficoltà legate all’ottenimento di un benessere mentale per arrivare fino ai soggetti che di dichiarano pienamente soddisfatti della propria vita e salute mentale.

Il benessere mentale in Italia

I dati che coinvolgono l’Italia sono tutt’altro che soddisfacenti, infatti solo il 18% dichiara di vivere nel pieno benessere psicofisico, mentre il 56% degli intervistati afferma di sopravvivere con livelli preoccupanti di stress, dato che è aumentato rispetto al 2022 di ben 8 punti percentuali. Nel paese solo il 15% dichiara di vivere in uno stato di benessere mentale che lo porta ad essere anche molto più produttivo al lavoro.

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Le donne in Italia sono la categoria che vive peggio a tutte le fasce di età, tanto che quasi il 50% ha visto mettere il dubbio le proprie capacità professionali proprio in quanto donne ed un terzo delle intervistate ha ricevuto durante l’anno commenti non richiesti ed inappropriati rispetto al proprio genere, puntati sia sull’aspetto fisico che sulle competenze.

Gli eventi che hanno colpito maggiormente la popolazione sono la guerra (per il 52% delle persone), le conseguenze negative del cambiamento climatico (43% degli intervistati), ma anche disagi legati al lavoro ed alle relazioni, tanto che quasi la metà delle persone si sente estremamente solo. Il disagio poi peggiora nelle fasce di età dei più giovani, i quali sono sovraesposti ai social ed alla tecnologia.