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Pellet, blitz della Guardia di Finanza: sgominata una truffa colossale

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La Guardia di Finanza ha sequestrato diverse tonnellate di pellet perché di qualità inferiore rispetto a quanto dichiarato.

Nelle scorse ore, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Palermo in collaborazione con la Guardia di Finanza, hanno sequestrato diverse tonnellate di pellet proprio nel capoluogo siciliano.

Nello specifico, si tratterebbe di 54 tonnellate di pellet stipato in due containers provenienti dall’Egitto e destinato ad una società della zona di Carini. Stando a quanto si legge in una nota, il provvedimento sarebbe stato adottato “in particolare, dal confronto tra le caratteristiche chimico – fisiche del prodotto riportate nella dichiarazione di importazione con le risultanze delle analisi di laboratorio eseguite, a campione sulla merce, è emerso che si trattava di pellet di legno per riscaldamento domestico di classe “A2”, non particolarmente performante in termini di potere calorifero e livello di ceneri prodotte, e non di classe “A1” con qualità merceologiche più elevate come falsamente dichiarato“.

Per tale ragione i militari del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, hanno provveduto a porre sotto sequestro le diverse tonnellate di pellet, oltre che a denunciare alla procura della Repubblica, il responsabile accusato di immissione nel territorio dello Stato di prodotti industriali con segni mendaci.

Pellet: occhio alle truffe!

Il recente sequestro di pellet a Palermo è l’ennesimo duro colpo alle migliaia di famiglie italiane che hanno preferito questo sistema di riscaldamento per le proprie abitazioni. Da un anno a questa parte, infatti, il pellet è stato al centro di diversi dibattiti e discussioni, a causa, soprattutto dell’incredibile impennata del suo prezzo.
Come molti ricorderanno, il prezzo del pellet è passato nel giro di pochi mesi, da un prezzo medio di 5 euro per una sacchetta da 15 kg, ad oltre 12 euro, arrivando a 15 euro nei casi peggiori, per l’acquisto di una sacchetta della stessa quantità.

Fortunatamente, a partire dal primo trimestre del 2023, a seguito della Manovra del Governo Meloni il costo del pellet ha visto un positivo ritocco al ribasso. Questo grazie alla riduzione dell’Iva sul combustibile, scesa dal precedente 22% al 10%. Certo, una riduzione minima, ma che su grandi quantità fa, senza dubbio, la differenza.

canva

Prendendo ad esempio una famiglia che consuma mensilmente tra i 30 ed i 35 sacchi di pellet per riscaldare la propria casa, si ottiene un risparmio che oscilla tra i 30 ed i 45 euro al mese. Ad ogni modo, è bene essere sempre allerti e, proprio come suggerisce l’associazione Altroconsumo, diffidare da annunci che propongono pellet in vendita a prezzi eccessivamente bassi.