Il nuovo Reddito di Cittadinanza è realtà, con tanto di beffa: regole e limiti
Un Reddito di cittadinanza nuovo di zecca è in arrivo! Scopriamo tutti i dettagli sulle regole ed i limiti previsti.
Con l’arrivo al Governo della Premier Meloni, si è discusso molto in merito al Reddito di Cittadinanza. La Leader di fratelli d’Italia non ha mai nascosto la sua disapprovazione nei confronti della misura, sin dai tempi della campagna elettorale, e non appena al Governo ha subito lavorato insieme alla sua squadra per l’abrogazione del sostegno economico targato Movimento 5 stelle.
Sono state tante le ipotesi sul destino del reddito di Cittadinanza dall’insediamento del nuovo governo di centrodestra, ed ora finalmente, sembra che il cerchio stia per chiudersi, con l’arrivo di una misura nuova di zecca.
Si chiamerà Mia, acronimo di Misura di Inclusione Attiva, e scatterà già a partire da quest’anno, finiti i sette mesi di proroga accordati ai titolari di reddito di cittadinanza attraverso la Legge di Bilancio 2023. Tra un paio di settimane il nuovo decreto, dopo la valutazione da parte del Ministero del tesoro, potrebbe arrivare in consiglio dei ministri.
Ma quali saranno le nuove regole ed i limiti previsti dal “nuovo reddito di cittadinanza”? Di seguito i dettagli.
Nuovo Reddito di cittadinanza: regole e limiti
MIA prevede l’erogazione di un importo di 500 euro al mese, contrariamente a quanto previsto, sarà riconosciuto anche ai cosiddetti occupabili, ma per una durata ed un importo minore (375 euro). Un ulteriore novità riguarda la soglia Isee per accedervi, che potrebbe essere ridotta, correggendo però la scala di equivalenza per le famiglie numerose. Con molta probabilità, la Misura di Inclusione Attiva, potrà essere richiesta già a partire dal prossimo settembre 2023, dalle famiglie povere senza persone occupabili, cioè dove almeno un componente del nucleo familiare sia minorenne, over 60 oppure disabile, e dalle famiglie povere con persone occupabili.
Il nuovo sostegno economico introdotto dalla squadra di Governo Meloni, per i nuclei senza persone occupabili, avrà una durata di 12 mesi, trascorsi i quali, dovrà passare un mese, prima di presentare nuovamente domanda. Nel caso di famiglie con componenti occupabili, la Misura di Inclusione Attiva, avrà una durata massima di un anno per la prima domanda, mentre scenderà a sei mesi per la seconda. Il Governo prevede la possibilità di presentare anche una terza domanda di riconoscimento MIA, ma solo una volta trascorsi un anno e mezzo dall’interruzione della seconda tranche.
Come abbiamo anticipato, anche i requisiti Isee subiranno una forte stretta. La soglia, infatti, potrebbe scendere dagli attuali 9.360 euro a 7.200 euro, riducendo drasticamente anche la platea di beneficiari. Un’altra novità, riguarda l’introduzione di una piattaforma online, che consentirà ai beneficiari del sussidio di essere sempre aggiornati sulle offerte di lavoro presenti. Una manovra che consentirà un risparmio alle casse dello Stato di oltre 3 miliardi di euro.