Decreto carburante, ci sono buone notizie: la guida
Negli ultimi giorni sono stati registrati dei cali di prezzo di benzina e diesel che hanno permesso alle famiglie di tirare un piccolo sospiro di sollievo, il Decreto Carburante potrebbe aiutare ulteriormente.
Le votazioni di Camera e Senato stanno per rendere ufficiale il Decreto Carburante il quale ha subito molteplici modifiche soprattutto dopo le proteste dei benzinai e delle associazioni dei lavoratori che non si ritengono tutt’ora del tutto soddisfatti.
La Camera ha dato la fiducia al Dl Carburante, il quale ora ha solamente lo step del Senato da superare prima di diventare ufficiale. I voti favorevoli di Montecitorio sono stati 174, quelli contrari 107 e sono stati registrati 3 astenuti. Ecco tutte le modifiche che sono state apportate al testo del decreto.
La necessità di trovare un accordo nuovo è nata soprattutto dopo le proteste dei lavoratori i quali hanno deciso di chiudere i distributori causando disagi importanti per tutti gli automobilisti. Per venire incontro alle volontà delle associazioni il Governo ha apportato delle novità che sembrerebbero definitive nonostante le lamentele ulteriori dei benzinai.
Il testo iniziale del decreto prevedeva l’obbligo per i gestori dei distributori di carburante di rendere ben visibile il costo medio nazionale di benzina e diesel oltre al prezzo offerto al pubblico, i trasgressori sarebbero poi stati puniti con pesanti sanzioni, arrivando poi in caso di recidiva anche alla chiusura dell’attività fino a 90 giorni.
Come cambia il Dl Carburante
Nel decreto approvato dalla Camera risulta evidente che la presenza dell’obbligo dell’esposizione dei prezzi medi è rimasto invariato, tuttavia le multe per chi viene colto sprovvisto dei cartelloni sono state abbassate dai 500-6mila euro ai 200-2mila euro attuali, cifre che comunque non incontrano pienamente il volere dei gestori dei distributori, i quali avevano chiesto una forbice ancora più stretta, arrivando sui 200-800 euro di multa massima.
Un altro cambiamento può essere trovato nel punto in cui si menzionano i giorni di chiusura dei distributori che non espongono i prezzi medi del carburante, infatti qualora vengano registrate 4 violazioni non consecutive nell’arco di 60 giorni il gestore potrà incorrere in una sospensione dell’attività da 1 a 30 giorni e non più da 7 a 90 giorni.
Una novità assoluta poi riguarda l’arrivo di una applicazione per smartphone, che sarà disponibile sia per dispositivi iOS che Android, con la quale si potranno consultare i prezzi della benzina ed i distributori nelle vicinanze, permettendo agli automobilisti di avere la libertà di scegliere da chi rifornirsi, evitando le brutte sorprese.