Pesto al basilico a rischio salmonella: attenzione a non consumarlo
Un lotto di pesto al basilico molto acquistato è stato ritirato dai banconi dei supermercati a causa di forte rischio di contagio per salmonella.
Chiamata Salmonella Enterica essa si riferisce ad un gruppo di batteri che provocano la salmonellosi. Ha degli effetti molto veloci e provoca entro 12/72 ore dall’ingerimento del cibo malato diarrea, crampi allo stomaco e febbre. Nei casi più gravi il batterio si può anche propagare all’interno del corpo, tramite il circolo del sangue o nel fegato.
Si trova solitamente nei prodotti come le uova appunto, ma anche nel pollo cotto male, o anche nei prodotti caseari non pastorizzati.
Molte persone guariscono solitamente in qualche settimana, ma i meno fortunati possono contrarre malattie anche croniche come la sindrome dell’intestino irritabile.
Per i pazienti più anziani inoltre il rischio serio con la salmonella enterica è quello di contrarre anche la setticemia, ovvero una gravissima infezione dell’organismo che porta ad un tasso di mortalità altissimo, addirittura 5 volte più alto dell’ictus e 10 volte più alto dell’infarto.
Pesto al basilico e salmonella: ritirati lotti dal mercato
Proprio per evitare ciò che era stato descritto sopra, ovvero la problematica che si può riscontrare dall’ingerire prodotti infetti, ecco che è stato appena ritirato un prodotto a forte rischio di salmonella, ovvero il pesto al basilico dop senz’aglio facente parte del marchio Esselunga Bio.
Generalmente il marchio Esselunga è uno dei marchi che intendono la qualità ed il risparmio, ma stavolta sfortunatamente la situazione si è capovolta e si sono riscontrati dei seri problemi con questo prodotto che è risultato infetto.
Il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto commercializzato è Esselunga Spa. Il marchio di identificazione dello stabilimento e/o produttore è IT 1184 S CE. La sede dello stabilimento invece si trova in via Giambologna 1, a Limito di Pioltello, nella città metropolitana di Milano.
Attenzione dunque perché se avete acquistato uno di questi prodotti infetti. il consiglio è di tornare direttamente al punto d’acquisto e richiedere il rimborso, scontrino alla mano. Vi verranno senza problemi ridati i soldi dell’acquisto, data la pericolosità a cui si può andare incontro mangiando uno di questi prodotti.