Cala il sipario sul Bonus facciate, arrivano i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Il bonus facciate non è stato prorogato al 2023, lasciando l’amaro in bocca a chi aveva intenzione di usufruirne nell’anno in corso. Tuttavia, arrivano nuovi chiarimenti dal Fisco.
Il Bonus facciate è un’agevolazione fiscale che ha garantito un notevole risparmio sulle spese sostenute per la ristrutturazione degli involucri esterni di moltissimi edifici italiani. Per gli anni 2020 e 2021, era possibile ottenere un incentivo fiscale, per le spese riguardanti le facciate esterne, pari al 90%, ridotto a 60% nel 2022. L’agevolazione fiscale era prevista per gli interventi relativi all’involucro esterno come, ad esempio, la tinteggiatura e anche il rinnovo degli elementi costitutivi della facciata, compresi balconi ed ornamenti.
Il bonus facciate poteva essere richiesto da tutti i contribuenti, dunque, sia privati che pubblici residenti o non residenti in Italia, a patto che, l’immobile oggetto della ristrutturazione rientrasse nelle zone A e B secondo il Decreto Ministeriale 1444/1968 o, in alternativa, in zone ad esse assimilabili in base alle normative regionali o ai regolamenti comunali. Era possibile usufruire di questo tipo di agevolazione attraverso la detrazione in fase di dichiarazione dei redditi, la cessione del credito o anche lo sconto direttamente in fattura. Bastava presentare all’Agenzia delle Entrate tutta la documentazione necessaria allegandola all’apposita domanda.
Come molti sanno, purtroppo, il bonus facciate è terminato il 31 dicembre 2022 e non è stato prorogato per il 2023. Tuttavia, si continua a parlare degli effetti del bonus facciate sugli interventi ancora in corso ed, in particolare, riguardo alle disposizioni previste per la cessione e l’utilizzo del credito.
Bonus facciate 2023: i chiarimenti del Fisco
Il bonus facciate è stato ufficialmente abolito dalla Legge di Bilancio. Una notizia che ha lasciato l’amaro in bocca da chi pianificava una ristrutturazione della facciata di casa nel corso dell’anno. Vero è che c’è la possibilità di sfruttare altri tipi di agevolazioni come, ad esempio il bonus ristrutturazione 2023 e l’ecobonus al 90%, ma entrambi hanno requisiti molto più stringenti.
Ad ogni modo, si continua a parlare degli effetti del bonus facciate. Infatti, riguardo agli interventi ancora in corso arrivano nuovi chiarimenti da parte del Fisco, forniti con due nuove risposte.
Ecco quanto si legge nei comunicati dell’Agenzia delle Entrate “Bonus facciate – validità attestazione rilasciata dall’impresa esecutrice dei lavori come modalità alternativa al bonifico parlante al fine della fruizione della detrazione – Articolo 1, commi da 219 a 223, della legge 27 dicembre 2019, n. 160” Risposta del 14 febbraio 2023, n. 214. La risposta 14 febbraio 2023, n. 213 riporta in oggetto “Bonus facciate – Cessione da parte dell’erede, delle rate residue di detrazione non fruite dal de cuius – Articolo 121 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34”.