Bollette troppo alte, se non stai attento a pagare in tempo potresti avere seri problemi
Per le bollette troppo alte ci sono dei bonus appositi che possono fare per te: ecco come puoi usufruirne e ridurre la pressione economica di cui risenti.
Certamente la situazione di difficoltà che si presenta per coloro che non possono pagare le bollette sembra avvolte insostenibile, ma c’è un piccolo palliativo che può essere utilizzato in questo caso.
Esistono infatti una serie di bonus sociali, come i bonus bollette che possono attenuare un po’ la situazione delle famiglie più in difficoltà, unica prerogativa necessaria come spiegato dal Governo, è il massimo di ISEE che la persona può avere, ovvero non oltre i 15 mila euro annuali, anche più alto del precedente limite di 12 mila.
Purtroppo però non sempre i bonus possono seriamente tirare fuori dai guai e a volte non sono sufficienti, quindi in caso non si riuscissero a pagare le bollette si potrebbe finire o nell’elenco dei cattivi pagatori o addirittura ci potrebbe essere staccata la fornitura.
Ma cosa succede in entrambi i casi? Si ricevono avvisi? Come ci si deve comportare?
Bollette non pagate: ecco cosa può accadere se non saldi
In caso non si riuscisse a pagare, prima che la nostra fornitura venga chiusa, verrà inviata dall’azienda una Pec come mora dove verranno espresse queste informazioni: il termine ultimo per il pagamento e la data di riferimento per calcolare questo termine;
l’ulteriore termine decorso il quale, se il debito non risulta pagato, verrà chiesto al distributore di sospendere la fornitura; le modalità con cui l’utente deve comunicare l’avvenuto pagamento; l’eventualità che, se le caratteristiche del contatore dell’energia elettrica lo consentono, prima della sospensione della fornitura la potenza verrà ridotta a un livello pari al 15% della potenza disponibile;
i casi in cui il cliente ha diritto a un indennizzo automatico se la fornitura viene sospesa senza il rispetto dei termini indicati;
se la costituzione in mora riguarda importi non pagati per consumi che risalgono a più di due anni, l’invito ad eccepire la prescrizione per questi importi e le modalità per farlo.
Se il moroso non pagherà neanche ricevuta questa comunicazione, verrà effettuato lo stacco della fornitura, ma solo dopo 3 giorni lavorativi dall’ultimo giorno disponibile per pagare o 40 giorni di calendario da quando il cliente riceve la notificazione.