Fisco e carte di credito, forse puoi evitare che ti vengano prosciugati i fondi
Ci sono modi accertati per evitare che il Fisco ci pignori tutti i beni in una carta di credito o di debito? Un modo c’è e può essere davvero la tua unica salvezza: ecco di cosa si tratta.
Il pignoramento è il metodo estremo di ripagare un debito contratto da qualcuno appunto pignorando a questo beni mobili ed immobili di sua appartenenza: mobili come i soldi ad esempio sul conto corrente, immobili come casa, automobile e quant’altro.
Come detto il pignoramento è la fase estrema del processo di estinzione del debito, dato che prima vi sono delle avvisaglie importanti come possono essere ad esempio il famoso fermo amministrativo.
Il pignoramento come detto può riguardare anche i soldi che si hanno sul conto corrente, solitamente infatti una forma di pignoramento viene attuato con la cessione del quinto, ovvero il prelevamento di un quinto dello stipendio del debitore.
Ma vi sono dei modi per evitare il pignoramento dei beni che possediamo come soldi in una carta di credito o debito? Un modo c’è, ecco quale.
Pignoramento dei beni: ecco come evitare che il fisco prelevi i vostri soldi
Come tutti sanno le carte di credito o di debito sono delle carte elettroniche che vengono associate ad un codice IBAN, cosi che la persona in questione possa ricevere soldi o anche con esso effettuare pagamenti.
Esistono però delle carte che non sono associate a nessun codice IBAN e che possono essere ricaricate solamente ad uno sportello solitamente postale o anche tramite conto online e queste sono appunto le carte ricaricabili.
Ecco, da questo tipo di carte è praticamente impossibile che il fisco, ovvero l’organo dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione che si occupa dei debiti, riesca a prelevare soldi dato che appunto sono carte considerate come usa e getta, carte che vengono usate solo per pagamenti giornalieri di poco conto e non per prelevare o ricevere cifre importanti come lo stipendio.
Certo che in questo caso sarebbe difficile anche per il debitore ricevere magari uno stipendio su questo tipo di carta, dato che appunto non essendo collegata ad un codice IBAN, non può ricevere nessun pagamento tramite mezzo bonifico.
Vero anche che le scappatoie sono all’ordine del giorno, come anche il lavoro nero in Italia, dunque sarebbe davvero semplice in caso farsi pagare in contanti per poi versare i soldi direttamente sul conto ricaricabile. La più famosa delle ricaricabili è senza dubbio la Postepay, facilmente ottenibile direttamente ad uno sportello postale.