Partono i concorsi per migliaia di docenti precari: tre in tutto i bandi aperti con l’obiettivo di assumere ben 70 mila insegnanti in tutta Italia. Ecco come candidarsi e se sei idoneo.
Assunzioni lampo da parte del Ministero dell’Istruzione per quanto riguarda migliaia di insegnanti precari: si parla infatti di un’assunzione entro il mese di settembre di ben 20 mila docenti.
Questi devono aver svolto almeno 36 mesi di supplenza come precari negli ultimi cinque anni. L’assunzione è prevista a partire appunto dall’anno scolastico 2023-2024. Ovviamente vi sarà un esame, scritto e orale a cui potranno accedere solo coloro che posseggono almeno 60 crediti universitari.
Chi potrà partecipare al concorso? Tutti gli insegnanti già abilitati, agli specializzandi sul sostegno e agli iscritti in seconda fascia (senza abilitazione) nelle graduatorie provinciali Gps.
Questo riguarda il lancio del primo bando di concorso previsto appunto per quest’anno, ma ve ne saranno anche altri due che andranno a colmare altri ben 50 mila posti di lavoro.
Gli altri due bandi invece saranno stabiliti annualmente, infatti verranno lanciati non nell’immediato, ma i docenti interessati potranno iscriversi a partire dal 2024 e dal 2025.
Si parla come detto di 50 mila posti da coprire, ma in questo caso l’unico limite per essere ammessi è il fatto di aver ottenuto i 60 crediti formativi universitari, per il resto potranno partecipare tutti gli aspiranti insegnanti.
Probabilmente una parte dei 50 mila posti disponibili sarà preferibilmente resa disponibile per quegli insegnanti che abbiano svolto almeno 3 anni di supplenza, ma questa caratteristica è ancora effettivamente da definire. Infatti questo caso potrebbe essere collegato solo alle ammissione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Si tratta del piano che venne approvato nel 2021 che rappresenta la ripresa economica dell’Italia dopo la pandemia di Covid19 per cui vennero stanziati ben 191 miliardi per la ripresa italiana, di cui 70 miliardi a fondo perduto e 121 in prestiti. Il piano era stato proposto dall’allora Presidente del Consigli Giuseppe Conte, ma con la crisi del Governo era stato poi portato avanti dal successivo Premier Mario Draghi.
Ovviamente in questo piano che riprendeva una serie di punti era compreso anche il rafforzamento e l’investimento scolastico ed è ciò che ad oggi si sta portando avanti proprio con la proposta di queste nuove assunzioni che verranno.