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Vitalizio parlamentari: arriva la proposta che potrebbe reintegrare il taglio del 2018

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In seguito alla riunione di fine novembre, il taglio dei vitalizi potrebbe essere rivisto per tutti i parlamentari.

La decisione prende le mosse dall’azione di alcuni ex parlamentari, che hanno deciso di presentare una richiesta congiunta di reintegrazione in quanto si ritrovano in condizioni di necessità.

Per questo motivo, ora si potrebbe procedere per determinare il reintegro degli assegni di tutti i 2.100 parlamentari. Di seguito tutti i dettagli del caso concreto.

Reintegro vitalizi: le motivazioni della proposta

Il taglio ai vitalizi dei parlamentari voluto dal movimento 5 stelle sta quindi per essere messo in discussione.

In particolare, in un verbale che risale alla fine dello scorso novembre, l’ufficio di presidenza della camera dei deputati rende noto che alcune forze politiche sono d’accordo per tornare a concederlo.

Il proposito nasce dalla richiesta di 4 ex parlamentari, che di fronte a particolari problemi di salute hanno deciso di effettuare la richiesta di riottenere l’importo precedente, eliminando il predetto taglio.

La riunione della camera

L’ordine del giorno della riunione del 23 novembre 2022 era dunque quello di reintegrare le pensioni di almeno 4 deputati, e rispetto alla richiesta, i due sottosegretari Colucci e Giachetti, si sono ritrovati d’accordo sulla reintegrazione dei vitalizi, ma non potevano votare a favore della reintegra perché contrari per principio al taglio, operato a monte dal M5S.

I due parlamentari, infatti, già nel 2018, si erano ritrovati in disaccordo rispetto alla decisione del parlamento di effettuare il taglio, ma altri parlamentari presenti durante la riunione hanno invece votato a favore.

Decisivo è stato infatti il parere di Giorgio Mulè, che si è subito schierato a favore del reintegro dei 4 vitalizi e ha ricordato anche che contro la deliberazione n.14 del 2018, che ha stabilito il taglio, sono stati presentati moltissimi ricorso.

Secondo il vicepresidente della camera, poi, la delibera è stata dettata da “esigenze propagandistiche”, con effetti deleteri rispetto alle persone che avevano bisogno del vitalizio a causa di gravi problemi di salute.

Di conseguenza, Mulè ha ritenuto di fondamentale importanza il riesame della delibera, secondo modalità e tempi che andranno stabiliti dal presidente Fontana.

La maggioranza è d’accordo

La determinazione del 23 novembre ha ricevuto il benestare di molti parlamentari, a partire da Paolo Trancassini, il questore di Fratelli d’Italia.

Secondo il verbale, anche Trancassini si è ritrovato d’accordo nel constatare il gran numero di ricorsi avverso il provvedimento, che di conseguenza deve essere rivisto.

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Dopo il decisivo intervento di Trancassini, è passata la decisione di Giachetti e Colucci, che ha portato alla reintegrazione dei vitalizi per i quattro ex parlamentari col proposito di riesaminare la situazione per tutti i parlamentari coinvolti dal taglio del 2018.