Agenzia delle Entrate, definizione agevolata delle liti: ecco come fare

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È partita la possibilità per tutti i contribuenti che hanno vertenze aperte col fisco, di arrivare a una definizione agevolata delle proprie liti con l’Agenzia delle Entrate.

Secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate, sarà possibile arrivare a una semplificazione della vertenza attraverso la presentazione di una domanda, per la quale bisogna rispettare tempi e modalità diverse, a seconda del caso concreto.

Esaminiamo il comunicato dell’Agenzia delle Entrate che prospetta questa possibilità per chi ha una lite aperta col fisco, a partire dalle informazioni generali sulla procedura.

La definizione agevolata: il comunicato

L’agenzia delle entrate ha emanato un comunicato nel quale definisce le procedure per arrivare alla conclusione agevolata delle liti pendenti per debiti tributari, in cui avverte che il modulo sarà a breve disponibile.

Nel comunicato, l’agenzia descrive quali siano le controversie per le quali è possibile procedere alla loro definizione agevolata, che permette un risparmio sostanzioso di tempo per arrivare alla conclusione della procedura.

Inoltre, nel prosieguo del comunicato, viene descritto in che modo presentare la domanda, ed entro quali termini iniziare a pagare. Vediamo tutti i dettagli nei prossimi paragrafi.

Definizione agevolata: controversie che rientrano in tregua fiscale

Secondo l’agenzia, è possibile definire in maniera agevolata le controversie tributarie nelle quali una delle parti è l’agenzia delle entrate.

Dal punto di vista temporale, queste liti devono essere pendenti fino al 1° gennaio 2023, e non importa a quale grado di giudizio sia arrivata la controversia.

Nel comunicato è specificato che vengono compresi persino i processi arrivati all’ultimo grado di giudizio, con rinvio espresso dalla corte di Cassazione.

Presentazione della domanda

Il termine per presentare domanda è il prossimo 30 giugno. Se si hanno più processi pendenti, bisogna presentare più domande, una per ogni processo.

In merito alle modalità, occorre presentare domanda all’Agenzia delle entrate personalmente, oppure attraverso un soggetto incaricato.

Nei prossimi giorni verrà attivato un servizio telematico specifico per l’invio della domanda, mentre adesso si può inviare la richiesta tramite PEC.

Tempistiche della definizione agevolata

Una volta definita la controversia, si ha il tempo per versare almeno la prima rata dell’importo dovuto entro il 30 giugno di quest’anno.

Qualora l’intero ammontare del debito non ecceda i 1.000 euro, non sarà possibile pagare a rate, ma andrà pagato il totale in un’unica soluzione.

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Se non c’è un determinato importo da pagare, basta presentare domanda per definire la controversia tributaria. In questo modo si potrà eliminare la vertenza una volta per tutte, senza ulteriori addebiti per il convenuto.