Recentemente si è parlato spesso di un cambiamento riguardo le misure di sostentamento dedicate agli anziani, con l’Assegno Universale si potrebbe finalmente giungere ad una soluzione.
Proprio come per quanto riguarda l’Assegno Unico e Universale, creato per unire tutti gli aiuti destinati ai genitori di figli fino a 21 anni, anche gli assegni legati all’assistenza delle fasce di popolazione più fragile potrebbero accumunarsi tutti in un’unica erogazione da parte dell’INPS.
Dalle ultime notizie sembrerebbe che il Governo attuale abbia incluso il nuovo assegno universale dedicato agli anziani in difficoltà nel Ddl Delega, inizialmente pensato dall’ex governo Draghi ma modificato sia nei requisiti di accesso che nelle modalità di funzionamento.
Secondo i dati forniti ben 14 milioni di italiani potrebbero godere di questa nuova misura, 3,8 milioni dei quali attualmente non vivono in condizioni di autosufficienza. Con l’unione di tutti i bonus ed agevolazioni, ottenibili previa certificazione della propria condizione fisica e mentale, si potrebbe avere un effetto positivo in tutto il paese.
Il progetto sarà finanziato dal Ministero de Lavoro, il quale renderà disponibili le risorse per creare il “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti”, grazie anche alla collaborazione di ben 52 organizzazioni. Ulteriori fondi arriveranno anche dai risparmi delle modifiche effettuate alle misure comprese nella Legge di Bilancio, garantendo quindi presto un assegno utile agli anziani ed in special modo agli anziani non autosufficienti.
Per avere un’idea complessiva del funzionamento dell’assegno è ancora presto, infatti il Cipa (Comitato interministeriale per le politiche che lavorano per la popolazione anziana) è attualmente al lavoro per definire due piani triennali in cui verrà descritta la misura nei minimi dettagli. In questo modo il Ddl potrà essere esaminato da Camera e Senato e, qualora venisse accettato senza modifiche, potrà presto entrare in vigore.
Teoricamente l’assegno unico dovrebbe essere pronto già dalla primavera del 2024 e potrà essere goduto sia come contributo economico che tramite l’accesso a servizi utili ai beneficiari, comprendendo assistenza sociale, sanitaria e medica. Non è ancora chiaro se si potrà scegliere tra le due opzioni o se queste verranno garantite a tutti in egual misura.
Le somme destinate agli anziani varieranno in base allo stato di salute del richiedente e la domanda dovrà essere necessariamente corredata dal certificato medico con il quale sarà possibile attestare non solo lo stato di salute ma anche i bisogni sociosanitari essenziali per il miglioramento della condizione della vita.