L’acquisto di una casa è sicuramente uno degli eventi più belli della propria vita, infatti non solo si sta scegliendo il luogo ideali per mettere radici, ma si sta anche investendo sul futuro.
Nonostante ad oggi la quasi totalità degli immobili venga acquistata tramite l’apertura di un mutuo con gli istituti di credito, ancora molte persone si chiedono se sia meglio optare per un tasso fisso o variabile per pagare le rate durante gli anni.
Anche durante gli anni di crisi gli italiani hanno scelto di fare il grande passo ed acquistare una casa per sé stessi, per la famiglia o per i figli ed anche se il trend di crescita è stato minore rispetto al passato, il 2022 ha registrato valori positivi per quanto riguarda il mercato immobiliare. In molti hanno deciso di cogliere al balzo le agevolazioni fornite dallo Stato, che hanno incentivato soprattutto le coppie giovani ed alle prese con il pagamento del mutuo della prima casa.
Il livello di inflazione raggiunto negli ultimi mesi ha però dato vita a molte perplessità soprattutto in merito a quale tasso scegliere durante l’accensione del mutuo e visto che (oggi più che mai) le spese legate alla casa coprono una porzione molto importante dei propri guadagni è molto importante conoscere a fondo le differenze tra le due modalità.
Il tasso variabile, amato da una buona porzione degli acquirenti, permette di avere i valori indicizzati dall’indice Euribor ma non solo, infatti fino a qualche mese fa garantiva agli italiani di risparmiare decine di migliaia di euro rispetto al tasso fisso.
I vantaggi del tasso variabile sono evidenti soprattutto grazie alla sua grande adattabilità, che gli permette ad esempio di cambiare in relazione alla propria capacità di reddito, alla durata del mutuo e dall’importo richiesto in rapporto al valore della casa.
Perché in molti quindi scelgono di avviare un mutuo a tasso fisso? La risposta è molto più semplice di quanto si pensi, infatti nonostante il peso di una rata importante e costante negli anni, si può avere la certezza di non correre alcun rischio. Il tasso fisso non solo viene stabilito al momento della stipula del contratto, ma non deve nemmeno sottostare agli aumenti dell’inflazione.
Il tasso fisso inoltre può essere richiesto anche nel caso in cui si voglia sostituire il vecchio mutuo con uno più sicuro, proprio come sta avvenendo già in tutta Italia principalmente a causa dell’instabilità economica del paese.