A seguito delle numerose frodi denunciate durante lo scorso anno l’Agcom ha stabilito nuove regole a salvaguardia dei consumatori che hanno intenzione di cambiare l’operatore telefonico.
Mantenere il proprio numero durante il cambio tariffa da un operatore all’altro da ora in poi richiederà un maggior impegno da parte delle società che si occupano di telefonia, riuscendo però ad aumentare notevolmente la sicurezza della pratica.
Intorno alla fine dell’autunno 2022 l’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha emesso dei comunicati in cui avvertiva tutti, società e consumatori compresi, delle nuove norme che sarebbero entrate in vigore di lì a poco e che riguardavano proprio la richiesta di una nuova sim ed il cambio tariffa con portabilità del numero.
Durante i mesi successivi alcune compagnie si sono lamentate del cambio regolamento ed ha presentato ricorso al Tar del Lazio, il quale però ha respinto fermamente ogni pretesa in quanto il provvedimento dell’Agcom è stato ritenuto più che valido in quanto le nuove disposizioni sono state prese a tutela degli utenti.
Secondo gli operatori però questi cambiamenti e la conseguente complessità dei procedimenti da mantenere rallenterebbero anche di molto le tempistiche di lavorazione delle richieste, soprattutto quelle inerenti al cambio operatore e tariffa con mantenimento dello stesso numero, rischiando quindi di creare disagi ai consumatori stessi, i quali ormai sono stati abituati a delle scadenze molto brevi, circa 3 giorni per le sim degli smarpthone e circa 30 giorni per le linee fisse.
Nel comunicato l’Agcom ha spiegato che la portabilità del numero è sempre gratuita e che la gestione della procedura, che comprende la disattivazione del contratto con la vecchia compagnia telefonica e l’attivazione della nuova tariffa con portabilità del numero, è interamente nelle mani delle compagnie telefoniche.
Per richiedere una nuova sim ora sarà necessario essere identificati attraverso il controllo dei documenti come carta di identità o codice fiscale o attraverso la presentazione della denuncia alle Forze dell’Ordine nel caso in cui la sim sia stata smarrita o rubata. A seguito della consegna della sim l’utente è tenuto a seguire le indicazioni fornite tramite messaggio o chiamata al quale si dovrà rispondere per assicurarsi della disattivazione completa della vecchia sim.
L’unico compito del consumatore, da effettuare più per scrupolo che per necessità, consiste nell’inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno od una PEC al vecchio operatore, assicurandosi prima di tutto di non dover pagare una penale (tramite la consultazione del contratto firmato al momento della scelta della tariffa), e poi di non rischiare di farsi addebitare il costo dell’abbonamento sulla sim non più attiva.