Torna il bonus per passare al pellet, i risparmi sono notevoli da subito
Il pellet, uno dei combustibili più amati dagli italiani, nell’ultimo anno ha visto il suo prezzo salire drasticamente a causa dell’inflazione e della carenza delle importazioni, la situazione però sembra migliorare.
Cambiare il proprio sistema di riscaldamento con uno a biomasse ora può essere molto vantaggioso, soprattutto grazie al Bonus termocamini 2023, con il quale si può ottenere uno sconto davvero molto interessante per tutte le famiglie italiane.
Il pieno inverno è stato raggiunto e, nonostante ancora non si abbiano notizie riguardo un calo del prezzo del gas naturale, il costo del pellet sembra subire dei cambiamento in positivo, infatti fortunatamente l’acquisto di un sacco da 15 kg di pellet non comporta più una spesa di 20-25 euro ma di circa 7-8 euro.
Proprio per questo si può tornare a considerare la stufa a pellet come un valido sostituto dei termosifoni, con cui risparmiare a breve e a lungo termine. Il GSE, Gestore Servizi Energetici) ha messo a disposizione un fondo che permette di ottenere agevolazioni sull’acquisto di un termocamino a 4 stelle ad alta efficienza. Questo contributo economico è pari al 65% della spesa sostenuta e possono goderne Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati cittadini.
Le risorse messe a disposizione sono 900 milioni di euro e possono essere richiesti da:
- Pubbliche Amministrazioni, le quali hanno accesso a 200 milioni di euro del totale sopracitato
- Ex istituti Autonomi Case Popolari
- Cooperative di abitanti nell’Albo Nazionale delle Società Cooperative Edilizie di abitazione
- Società a patrimonio pubblico
- Cooperative Sociali iscritte negli albi regionali
Come accedere al contributo del GSE
L’agevolazione stabilita dal Gestore dei Servizi Energetici, chiamata Conto Termico, è presente in Italia dal 2012 tuttavia di anno in anno sono state modificate non solo le risorse messe a disposizione ma anche le modalità di accesso da parte delle PA o dei privati cittadini. Per godere del contributo le Pubbliche Amministrazioni dovranno presentare un contratto di prestazione energetica, mentre i cittadini dovranno sottoscrivere un contratto di servizio energia.
Chiunque vorrà beneficiare dell’iniziativa potrà ricevere sul proprio conto corrente, entro un tempo massimo di 2 o 3 mesi dalla lavorazione della pratica, un assegno massimo da 5mila euro, tuttavia qualora il contributo risulti essere più alto di questa cifra si potranno ricevere i soldi in più tempi.
I modelli dei sistemi di riscaldamento a biomasse compatibili con il Conto Termico è disponibile sul sito gse.it e comprende inoltre caldaie a condensazione, pompe di calore, pannelli solari termici e scaldacqua PDC. Sul sito sono anche specificate le modalità di accesso ai fondi garantiti per PA e privati.