Se dimentichi questa dichiarazione vai in carcere: il caso del Reddito di Cittadinanza
Il tribunale di Pordenone ha condannato una donna che ha omesso l’obbligo di dichiarare dell’eredità ricevuta, mentre percepiva il reddito di cittadinanza.
La donna, come ogni percettore del sussidio, avrebbe dovuto comunicare all’INPS la variazione patrimoniale positiva, e anche in maniera tempestiva.
Il giudice, dopo aver rilevato l’inosservanza della norma, ha applicato la pena detentiva. Vediamo qual è stata la pena per la beneficiaria di RdC, e cosa rischia chi non dichiara i patrimoni ricevuti in eredità mentre percepisce Reddito di Cittadinanza.
Eredità e reddito di cittadinanza: il fatto
Nonostante avesse ereditato un patrimonio che avrebbe dovuto dichiarare, la donna ha continuato a percepire il Reddito di Cittadinanza come faceva in precedenza.
La situazione è rimasta identica per ben 7 mesi, e l’avvocato della beneficiaria ha giustificato l’indebita percezione degli importi con la mancata chiusura della successione.
Secondo la difesa, infatti, finché non avessero chiuso la procedura di successione, la sua assistita non avrebbe potuto avere la certezza del patrimonio ereditato.
Quindi, senza sapere l’entità dei beni a lei attribuiti, non avrebbe dovuto comunicare nulla all’INPS.
Il giudice, lungi dal dar ragione all’imputata, ha disposto che ogni variazione patrimoniale in costanza di beneficio va comunicata tempestivamente.
Persino quando il conferimento patrimoniale è futuro, se presenta un elevato grado di certezza, deve essere subito comunicato all’INPS per mantenere il beneficio.
La consistenza del patrimonio acquisito, infatti, determina una riduzione o la revoca del beneficio, e non comunicarla può comportare conseguenze severe.
La decisione del giudice
In questo caso, la donna è stata condannata a 8 mesi di reclusione per la mancata comunicazione del patrimonio ereditato.
L’applicazione di questa sanzione deriva dall’art. 7 della legge n. 26 del 28 marzo 2019.
Questa disposizione individua cosa rischiano i beneficiari di RdC se omettono l’obbligo informativo dovuto in caso di variazione patrimoniale sopravvenuta.
In particolare, si distinguono due casi:
- Non vengono comunicate le variazioni patrimoniali nei termini: da 1 a 3 anni di reclusione;
- Si dichiarano importi falsi, o si omettono volontariamente le informazioni dovute: da 2 a 6 anni di reclusione.
In ogni caso, il giudice di Pordenone, chiamato a decidere del caso di cui abbiamo parlato, ha ridotto la pena perché l’imputata ha scelto di essere giudicata con rito abbreviato.
Nonostante i beneficiari del reddito siano tutti i familiari, secondo l’art. 27 della costituzione ” La responsabilità penale è personale”.
Questa disposizione significa che la pena andrà a colpire solo chi si è reso colpevole della mancata comunicazione, senza coinvolgere gli altri componenti del nucleo.
Tuttavia, qualora accada una situazione simile, il reddito di cittadinanza verrà sospeso a tutta la famiglia e, se il soggetto colpevole esce dal nucleo familiare, i componenti rimanenti potranno richiedere nuovamente il beneficio.