La prima ricarica del Reddito di Cittadinanza sta per arrivare nelle carte di molti italiani, buona parte dei quali potrà percepire l’agevolazione solo per altri 7 mesi, prima che la misura venga cancellata.
La Legge di Bilancio del 2023 ha al suo interno diversi cambiamenti che riguardano l’RDC ed i suoi percettori, cosa che sta anche ritardando di qualche giorno l’erogazione dei fondi, causando non pochi problemi alle famiglie prive di un reddito.
La ricarica mensile di Gennaio avrà lo stesso importo di quello dello scorso mese, nonostante il cambio dell’anno infatti l’ISEE di riferimento per le famiglie è ancora quello del 2022 dato che per aggiornarlo si ha tempo fino alla fine del mese. A Febbraio quindi partiranno ufficialmente tutte le operazioni di ricalcolo che consentiranno di associare la giusta somma alle diverse condizioni familiari.
Tra le modifiche apportate al Reddito dal Bilancio del 2023 è ormai noto che per una gran parte dei nuclei familiari le ricariche rimarranno attive solo per 7 mesi prima che il diritto decada. L’agevolazione rimarrà per più tempo solo nel caso in cui il nucleo familiare comprenda minori, anziani e disabili, i quali hanno necessariamente bisogno di più cure ed assistenza.
Il Reddito di Cittadinanza inoltre può essere perso anche per più motivazioni, più nello specifico il diritto all’agevolazione decade nel momento in cui:
Le date utili per la percezione del Reddito di Cittadinanza sono intono a metà Gennaio ed alla fine di Gennaio. I nuovi percettori infatti dovrebbero già aver ricevuto la propria ricarica intorno al 15-17 del mese, mentre chi già ha avuto modo di godere del sostegno dovrà aspettare dal 27 al 31 Gennaio.
Le somme, che come detto in precedenza rimarranno pressoché invariate, potranno risultare leggermente inferiori o superiori dato che, per decisione del Governo, le somme destinate al pagamento dell’affitto verranno direttamente accreditati ai padroni degli immobili.
Per conoscere lo stato del pagamento le persone possono chiamare il numero verde 800.666.888 per chiedere delucidazioni in merito. Il numero tuttavia potrebbe risultare inattivo a causa dell’enorme quantità di richieste inviate dalle famiglie.