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Superenalotto, vincere 350 milioni è molto pericoloso: tutti i rischi di un sogno

vincita pericolosa
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Il jackpot per la vittoria del Superenalotto ha superato i 350 milioni di euro e cresce la volontà di portarsi a casa l’ambito premio, ma le ricerche mettono in guardia i possibili vincitori.

Cosa succede a chi vince dopo aver giocato d’azzardo? Molti studi confermano un dato che stravolge il pensiero di chi pensa che ottenere una vittoria al Superenalotto rappresenti una grande fortuna.

La metanalisi recentemente pubblicata da Jordan Ballor dimostra come i vincitori ridiventino poveri in meno di 2 anni. Questa reazione è direttamente collegata alla perdita di controllo derivante dall’acquisizione di grandi somme inattese. Chi vince alla lotteria si trova a dover gestire improvvisamente un valore ottenuto senza sforzo, con una percezione del rischio completamente stravolta. Nella mente dei vincitori si innesca il meccanismo dell’ottimismo irrealistico che porta a pensare di vincere anche in futuro, come se avvolti da una magia destinata a non finire. Questo spinge a dilapidare quanto accumulato, in nome di un’eterna ricchezza che non esiste.

Vittoria del Superenalotto: fortuna a rischio per colpa di queste situazioni

C’è poi da considerare anche il senso di colpa, tipico delle persone che crescono in un ambiente finanziariamente difficile e con l’idea che chi possiede grosse cifre di denaro sia una persona priva di senso morale e socialmente riprovevole. Così si crea negatività intorno al denaro e si attiva un comportamento che spinge ad aiutare tutti con generosità e senza alcun freno. Si arriva a compiere gesti estremamente plateali per dimostrare di essere dei “buoni ricchi”: regalando soldi a chiunque, dal parente al vicino di casa, passando per l’amico o anche il semplice conoscente, si arriva presto a consumare la vincita.

Possiamo definire i vincitori della Lotteria come “ricchi a tempo determinato” proprio a causa di questi fattori, definiti come sottovalutazione del rischio, ottimismo irrealistico e senso di colpa, individuati dalle neuroscienze applicate ai comportamenti finanziari. Il jackpot in palio, quindi, fa sicuramente gola, ma si rischia di perdere la testa e di trovarsi con un pugno di mano in mosche: non ci sarebbe nulla da invidiare a chi entrerà in possesso di questo gruzzoletto da oltre 350 milioni, perché rischia di perdere tutto nei successivi 24 mesi.

La soluzione? Investimenti piuttosto sicuri che permettano di conservare parte della propria vincita trasformandola in una rendita costante nel tempo. In questo modo si possono arginare le perdite e minimizzare i rischi derivanti dalla labilità della mente umana e dai meccanismi che scattano dopo la vittoria di una somma così importante.